Cerca

L’Italia dei furbetti con il Rolex d’oro

“La situazione che stiamo attraversando permette di dire che gli imbecilli sono una minoranza e la brava gente una maggioranza”. La frase, profetica ma anche beneaugurante, fa parte dell'ultimo articolo scritto da Gianni Mura per “Repubblica” il 15 marzo scorso nella sua rubrica storica “Sette giorni di cattivi pensieri”. Sei giorni dopo, il 21, Mura muore e in questi casi si dice sempre "lascia un vuoto incolmabile". Ma Mura, ineguagliato erede di Brera, non lascia un vuoto ma piuttosto la rabbia di non poter più entrare nella magica melodia delle sue parole con lo stesso rispettoso silenzio con cuisi ascolta un concerto. Perché si parla di Mura? Perché i suoi sette giorni dovrebbero diventare sessanta, di pensieri cattivissimi che hanno cadenzato i nostri ultimi due mesi di dubbi, angoscia, perplessità, speranza, insof erenza. Ogni giorno abbiamo scoperto che c'è un'Italia se possibile ancora peggiore e più greve di quella che conoscevamo. Vediamo cosa è successo (scusa Maestro, nessuna velleità emulatoria, al massimo possiamo provare invano a scimmiottarti). Tra i liberi professionisti e i lavoratori autonomi che hanno ottenuto il bonus dei 600 euro erogato dall'Inps per far fronte all'emergenza Coronavirus, non tuttisono davvero bisognosi di un aiuto. Lo ha confermato un funzionario di banca durante la trasmissione “Piazza Pulita”: i 600 euro, ha detto forse con imbarazzo, sono stati chiesti e ottenuti anche da chi ha un saldo del conto corrente di oltre 500mila euro. Cisono imprenditori, architetti, gioiellieri. Cisono notai,sì avete letto bene, notai in dif icoltà. Questa estate, ad agosto, li vedremo al Beverello col rolex d'oro al polso, in attesa di imbarcarsi per Capri. Ma il decreto anti Coronavirus me lo consente, si giustificano, perché non prenderli? È legale. E hanno preso la paghetta da Conte. E sono glistessi che sisono scagliati contro i presunti garantiti, i pensionati, con tutto il livore possibile. Ma dove eravate ieri quando il pensionato di oggi usciva ogni giorno da casa col gelo e con la grandine per andare a faticare? E dove eravate quando il privilegiato pensionato di oggi passava i giorni festivi, magari pasquetta e il mese di agosto a buttare il sangue? Forse stavate dormendo, o forse stavate giocando a calcetto o a tennis, o stavate a fare la gita fuori porta, o stavate prendendo il sole in spiaggia, o stavate abbandonati sul divano a vedere la partita. O forse stavate facendo i liberi professionisti a nero, e non emettevate fattura e mettevate in tasca fino all'ultima lira senza pagare le tasse. E non versavate i contributi per la pensione (avete afferrato il meccanismo?). Però siete sempre i primi a lamentarvi contro l'Italia dei furbetti. E intanto si continua a morire. Pochi, ma muoiono, e quasi tutti tra Lombardia e Piemonte. E allora riapriamo, riapriamo. Ma siamo ancora così pieni di dubbi. Da lunedì i singles sono usciti alla ricerca di un affetto stabile, almeno per un paio di mesi. E quelli che l'affetto stabile ce l'hanno in casa da venti anni sono usciti per liberarsene una mezza giornata. Ma parrucchieri e barbieri sono ancora chiusi e così lei non potrà dire "vado dal parrucchiere" e lui non potrà dire "vado a farmi dare una spuntatina alla barba". O forse magari lo diranno lo stesso e riceveranno in risposta un silenzioso e distratto sorriso amaro. Perché dopo venti anni ci può stare (e questi due mesi li hanno fatti diventare 40). Ma siamo ancora così pieni di dubbi: il pizzaiolo Sorbillo decide di aprire, poi decide di non aprire. Poi forse sì, poi forse no. E sfoglia una margherita, in attesa che si possa riuscire a passare alle quattro stagioni. Perchè il calendario della nostra vita si è fermato all'inverno scorso.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori