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04 Novembre 2023 - 11:14
NAPOLI. L’attività fisica adattata per il miglioramento delle patologie oncologiche. È stato il tema centrale dell’incontro e tavola rotonda che hanno preceduto il Congresso della Società Italiana di Scienze Motorie e Sportive (SISMeS). L’evento è stato promosso dall’Italian Group On Exercise Oncology (IGEO) coordinato dal Prof. Massimo Lanza in collaborazione con il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” Prof. Attilio Parisi e del Prorettore allo sport e stili di vita attivi dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, Prof.ssa Pasqualina Buono e con il patrocinio e la collaborazione della SISMeS. Le Università che hanno dato vita a IGEO sono da anni impegnate sul tema con iniziative di ricerca, didattica e terza missione. Hanno presentato una disamina sulle sempre più numerose evidenze scientifiche a sostegno dell’importante ruolo che l’attività fisica può svolgere nella prevenzione primaria, secondaria e terziaria di queste patologie, integrandola con una sintesi dei progetti dei propri gruppi di ricerca. Come evidenziato dalla professoressa Stefania Orrù, del Direttivo SISMeS. La tavola rotonda, organizzata a Palazzo Pacanowski, ha rappresentato un momento di confronto tra ricercatori, clinici, istituzioni, enti del terzo settore e realtà territoriali italiane. Tutte impegnate sui temi dell’attività fisica adattata rivolta a persone che hanno ricevuto una diagnosi di tumore. Il presidente del CEINGE, Pietro Forestieri, ha illustrato i collegamenti tra la condizione dei grandi obesi, che si rivolgono alla chirurgia bariatrica e la possibilità successiva all’intervento di praticare attività sportiva. Tra le relazioni più apprezzate quella di Francesco Salvatore, professore emerito di Biochimica Umana all’Università Federico II e tra i fondatori e ideatori del CEINGE. Si è collegata da Roma, Daniela Galeone, direttore dell’Ufficio 8 del Ministero della Salute. Toccante l’intervento di Francesca Zannelli, consigliere dell’Ail, che ha portato all’uditorio un’esperienza personale, insieme con Valeria Rotoli, presidente del’AIL sezione “Bruno Rotoli” di Napoli. L’obiettivo dell’evento è stato quello di diffondere quanto più possibile tra medici, pazienti e caregiver le conoscenze ormai consolidate sull’attività fisica adattata in oncologia. Si tratta di uno strumento di prevenzione e trattamento coadiuvante le terapie farmaco-cliniche per migliorare il benessere e la salute dei pazienti oncologici.
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