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Il reportage
04 Luglio 2024 - 08:40
Reclamano a gran voce il diritto all’assegnazione di un’abitazione. Sono gli esponenti del Comitato assegnatari legittimi di via Giovanni Antonio Campano Lotto 3 a Chiaiano che lamentano l’esclusione, nonostante i regolari decreti di assegnazione posseduti, dal piano di abbattimento e ricostruzione degli edifici di via Giovanni Antonio Campano. Una storia che parte da lontano, quando nel dopo terremoto, con la legge 25/80 le famiglie furono sistemate provvisoriamente nel Lotto 3. Il piano prevedeva la costruzione di nuovi alloggi per tutti i 126 assegnatari, da svolgersi in due fasi. La prima ha portato dalla costruzione di 98 alloggi nei quali sono stati regolarmente trasferiti tutti gli assegnatari delle scale A, B, C, D ed E mentre per le restanti F e G il trasferimento ha interessato soltanto alcuni degli assegnatari.
LA SECONDA FASE
Ultimata questa fase, si sarebbe dovuto passare alla seconda con l’abbattimento delle scale sgomberate e la costruzione contestuale di altri due edifici per i 14 assegnatari rimanenti più altri nove che aveva sanato la propria posizione. Ma nel frattempo nelle scale svuotate c’era stata l’occupazione abusiva di una sessantina di persone. Questo ha comportato il verificarsi di alcuni incendi dovuti agli allacci illegali di energia elettrica. Tutti elementi contenuti in una denuncia del Comitato dello scorso anno, nella quale si segnalava anche che il Comune non aveva proceduto allo sgombero coattivo con la conseguenza, si legge nell’esposto, che la ditta appaltatrice continua a percepire denaro nonostante il fermo del cantiere. Gli occupanti, allo stato, continuano a insistere per l’abbattimento dei fabbricati vista anche la notevole presenza di amianto che ha portato diverse persone ad ammalarsi di tumore.
LA RICHIESTA DEGLI ASSEGNATARI
Pertanto, visti i problemi legati al completamento del progetto, il Comitato ha segnalato nell’esposto che in via Giovanni Ansaldo, nella zona di via Cupa Spinelli, sono stati costruiti nuovi alloggi destinati aventi diritto e residenti nell’edificio 7. In considerazione del fatto che gli assegnatari sono in numero inferiore agli alloggi disponibili, il Comitato chiede l’assegnazione di quelli in esubero. Tutto questo, si legge nella denuncia, «per evitare che per mero errore» gli appartamenti di via Ansaldo «vengano assegnati a persone di altre Municipalità e non agli aventi diritto». In mancanza di ciò i denuncianti si dicono pronti a dare mandato a un legale affinché si accertino «eventuali illeciti e responsabilità». Tutte cose, queste che saranno illustrare oggi ai vertici dell’amministrazione comunale.
L’ALTRA SITUAZIONE, QUELLA DI VIA CUPA SPINELLI
Per quanto riguarda la situazione di via Cupa Spinelli, invece, nel 2010 fu avviato l’intervento per la realizzazione di 126 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica in via Cupa Spinelli. Con il sopraggiungere di criticità progettuali, i lavori furono interrotti nel 2014 e nel 2017 definitivamente chiusi a seguito del fallimento. L’iter per il riavvio è stato ripreso nel 2020 dopo il finanziamento di un primo lotto con i fondi Pon Metro, integrativi di quelli per l’edilizia sostitutiva regionale. I lavori iniziati a luglio del 2021 hanno riguardato la costruzione di 60 alloggi in sostituzione di quelli contenuti nel prefabbricato denominato isolato 7, con lavori terminati e collaudo in corso di emissione. Da ricordare, per quello che riguarda la zona di via Cupa Spinelli, che il progetto di demolizione dell’edificio 7 è stato redatto e approvato e affidato a dicembre scorso. In questo momento si stanno risolvendo problematiche relative alla titolarità del suolo su cui sorge l’intero complesso. a causa di una incompleta procedura di esproprio effettuata all’epoca della costruzione dei prefabbricati pesanti. Questo ha anche impedito i lavori di allacciamento alla rete elettrica da parte dell’Enel e quindi manca ancora l’assegnazione dei nuovi alloggi. Con il secondo lotto dell’intervento, poi, si realizzeranno i 66 nuovi alloggi in sostituzione di quelli del prefabbricato 6.
LA POSIZIONE DI MIGLIACCIO
A intervenire sulla vicenda è il presidente della commissione Ambiente del Comune di Napoli, Carlo Migliaccio: «Sono consapevole che bisogna trovare una soluzione per l’assegnazione al più presto per evitare l’occupazione degli alloggi nuovi da parte degli abusivi. Va riconosciuta la posizione del fabbricato 3 da abbattere e occorre trovare soluzioni per le 14 famiglie assegnatarie. Su eventuali abusi decideranno i giudici amministrativi. La dirigente del servizio è in contatto con la Prefettura e il capo di gabinetto del Comune per sbloccare la situazione e consentire la realizzazione degli alloggi».
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