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Il ricordo
21 Marzo 2025 - 08:41
NAPOLI. Una cerimonia davanti agli chalet di Mergellina per ricordare il giovane Francesco Pio Maimone nel secondo anniversario dalla morte. Lacrime, ancora dolore e ricordi di una vita spezzata. Il ragazzo fu ucciso da un colpo di pistola esploso, per futili motivi, da un altro giovane, Francesco Pio Valda, condannato in primo grado all'ergastolo.
Ieri si è svolta una commemorazione con una targa realizzata dalla famiglia del ragazzo, in attesa che si completi l'iter amministrativo al Comune di Napoli. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco, Gaetano Manfred, e il prefetto, Michele di Bari, che con i familiari hanno deposto fiori proprio nel luogo dove Francesco Pio fu ferito mortalmente.
«Francesco Pio vive nei nostri cuori - ha detto il padre Antonio - sono due anni dalla sua morte e da oggi iniziano le attività della Fondazione in sua memoria e spero che altri genitori si uniscano a noi per dare una mano a salvare questi ragazzi dei quartieri difficili». I familiari e gli amici della vittima ieri come due anni fa hanno hanno indossato una maglietta con il volto di Francesco Pio e la scritta “Stop alla criminalità”.
Durante la cerimonia è stata letta una lettera di Chiara, sorella di Francesco Pio. Alla commemorazione anche gli studenti dell'Istituto Scjaloia-Cortese-Rodinò di Barra il cui coro, diretto dal maestro Antonio Lazzaro, ha eseguito il brano che scrissero appositamente per ricordare Francesco Pio e in cui si racconta la sua tragica morte e il dolore dei familiari. Nella musica del brano, spazio anche a un corno, strumento che era invece suonato da Giovanbattista Cutolo, altra giovane vittima innocente, che trovò la morte pochi mesi dopo in piazza Municipio.
Alcune bambine hanno infine consegnato al sindaco e al prefetto, la maglietta con la stampa del volto di Francesco Pio. Alla cerimonia, tra gli altri, erano presenti don Maurizio Patriciello, don Tonino Palmese, l'europarlamentare Francesco Emilio Borrelli, l'assessore alla Sicurezza del Comune di Napoli, Antonio De Iesu, l'assessore regionale alla Sicurezza, Mario Morcon.
«Ogni evento luttuoso e così tragico cambia tutti e guai se fosse passato inosservato» ha detto il prefetto che ha poi sottolineato la sua vicinanza alla famiglia così come la solidarietà di tutta la città: «Cercare di essere vicini a questa famiglia - ha aggiunto - significa rinnovare l' impegno per la legalità perché i giovani possano avere valori che invece spesso appaiono sbiaditi. Se riusciremo a fare questo, allora saremo sulla buona strada».
Ieri è stata ufficializzata anche la nascita di una Fondazione che porta il nome di Francesco Pio, “In Nome di Pio”. L'Associazione nasce dalla volontà del padre di Francesco Pio di salvare i giovani dalla strada, offrendo loro opportunità di crescita, formazione e riscatto sociale. «Non voglio che nessun altro genitore debba provare quello che sto provando io».
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