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Ambiente
14 Giugno 2025 - 11:25
La giornalista Myrta Merlino si unisce all'appello contro i nuovi scarichi fognari nella Zona Speciale di Conservazione Natura 2000 Gaiola-Nisida.
Su change.org è attiva una petizione promossa dalle associazioni del Coordinamento Tutela Mare "Chi Tene o' Mare" (ASOIM, CSI Gaiola Onlus, Greenpeace Gruppo Locale Napoli, Marevivo Onlus, FAI - Fondo Ambiente Italiano, WWF Napoli, Associazione Vivara Onlus, , Let's do it Italy, Fondalicampania, Oceanomare Delphis Onlus, ONESEA alliance, Associazione Nemo, Legambiente Città Flegrea, N' Sea Yet, Cleanap, Gea ets, Associazione Domizia), dall’AMP Parco Sommerso di Gaiola e dal Coordinamento Stop Fogna Coroglio ( Organizzazione Produttori Mytilus Campaniae, Comitato Civico Vomero, Ricostituenti per Napoli, Comitato Salviamo Mergellina, Circolo ILVA, Sindacato Italiano Balneari, Sindacato Italiano Balneari, Soc. Coop. C. Salvatore).
«Il Piano di Risanamento Ambientale e Rigenerazione Urbana (PRARU) del SIN Bagnoli-Coroglio rischia di compromettere per sempre la salvaguardia dell'area costiera di maggior pregio naturalistico, archeologico e paesaggistico della Città di Napoli» scrivono i promotori.
«Il progetto di riconfigurazione della rete fognaria del SIN prevede infatti di far confluire tutti gli scarichi di piena dell'intero bacino idrografico occidentale di Napoli all'interno della Zona Speciale di Conservazione IT8030041 "Fondali marini di Gaiola e Nisida" della Rete Natura 2000».
E poi spiegano: «L'area ospita habitat marini di prioritaria importanza, unici nel settore costiero cittadino, ad iniziare da tre estesi banchi di Coralligeno, la comunità biologica più importante del Mediterraneo assieme alla Posidonia oceanica, tutelata dalla Dir. Habitat e dalla Convenzione di Barcellona, nonché innumerevoli rilevanze archeologiche del I secolo a.C., il tutto in un paesaggio costiero tra i più belli al mondo cinto dalle alte falesie di tufo giallo napoletano».
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