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Malanapoli
12 Settembre 2025 - 09:24
Due persone sono state fermate dai carabinieri per la “stesa" del 19 aprile scorso in via Nuova Villa, incrocio via Villa San Giovanni, nel quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli. L'azione intimidatoria fu messa in atto in presenza di più persone e con metodi tipicamente mafiosi. Le accuse sono di pubblica intimidazione con uso di armi, stesa e detenzione e porto abusivo di armi.
Gli arrestati sono Salvatore Attanasio, 35 anni, e Francesco Rinaldi, 36 anni, detto “Ignazio", figlio del capo clan Antonio Rinaldi, ucciso alla fine del 1990 in un agguato maturato nell'ambito della faida con il clan Mazzarella, e nipote dell'attuale capoclan Ciro Rinaldi. A incastrarli le immagini dei sistemi di video sorveglianza e gli indumenti che avevano addosso quando sono entrati in azione.
L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, in sede di convalida del decreto di fermo della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo del comando Provinciale di Napoli, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno anche consentito di ricostruire l'episodio delittuoso nell'ambito dei contrasti esistenti nella zona tra i clan Rinaldi-Reale e D'Amico Gennarella.
La “stesa" del 19 aprile scorso si inserisce, infatti, nel contesto di altre analoghe azioni delittuose registrate nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, a far data dal periodo pasquale di quest'anno, in conseguenza della rottura di una pace mafiosa precedentemente siglata tra i clan Rinaldi-Reale e D'Amico Gennarella.
Grazie alle intercettazioni e alle indagini tradizionali compiute sul territorio, i militari dell'Arma hanno acquisito gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati e documentato la presunta rottura degli equilibri criminali nel quartiere San Giovanni a Teduccio.
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