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09 Aprile 2022 - 14:33
Il Nucleo Carabinieri Tutela patrimonio culturale di Napoli ha restituito alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l'area metropolitana di Napoli 18 reperti di rilevante interesse archeologico, sequestrati a un collezionista privato, in quanto provento di reato. I beni, databili tra il V ed il III secolo a.C., sono prevalentemente costituiti da vasellame prelevato da corredi funerari antichi, come crateri, anfore, skyphoi, unguentari, hydriai, ollette e gutti. Sono stati trovati inoltre nella disponibilità dell'indagato diversi manufatti di area mesoamericana importati illecitamente. Le indagini, condotte dal Nucleo Tpc di Napoli in collaborazione con l'Arma territoriale del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata, sviluppate anche attraverso i canali internazionali delle rappresentanze diplomatiche estere e coordinate dalla Procura di Nola, hanno permesso di accertare la provenienza illecita dei beni, tutti riconducibili a scavi archeologici clandestini e al traffico illecito di beni culturali. Si è confermato di fondamentale importanza per le indagini l'ausilio della Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti a disposizione del Comando Carabinieri Tutela patrimonio culturale, un database con oltre 1,2 milioni di oggetti asportati e quasi 56mila furti denunciati.
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