Venerdì 1 marzo, a partire dalle 18:00, nelle sale del Gran Caffè GambrinusSuonno d'Ajere presenterà il suo primo lavoro discografico "Suspiro", registrato da Fabrizio Piccolo negli spazi dell'Auditorium Novecento Napoli e pubblicato dall’editore Ad Est Dell'Equatore Musica.

"La canzone napoletana non è una reliquia da museo - si legge nel comunicato stampa - Non è un corpo senza ossigeno da dover mummificare. I suoi spartiti, le sue copielle, non sono pergamene da santificare bensì testamenti da celebrare. Questa l’intuizione, l’intenzione e l’ambizione del trio Suonno D’Ajere composto da Irene Lupo Scarpato (canto), Marcello Smigliante Gentile (mandolino.mandola.mandoloncello) e Gian Marco Libeccio (chitarra classica). L’ensemble – che nel nome evoca il singolo omonimo realizzato da Pino Daniele nel disco d’esordio Terra mia (1977), quale ideale punto di connessione tra il classicismo mediterraneo e la ostinata ricerca di essere contemporanei – è attivo dal 2016 e via via ha sviluppato un credo rigoroso e intransigente. Tanto da diventare una vera formazione orchestrale che viaggia dentro le melodie e i ritmi, e circumnaviga le serenate e le canzoni umoristiche per far tornare alla luce – oggi – quel mistero e quella sapienza compositiva e di interpretazione che ha reso la canzone napoletana una disciplina. Alias un patrimonio immateriale. Suonno D’Ajere perché la band propone brani meno diffusi, se non inesplorati, con la volontà irremovibile di restituire dignità e spessore a questa tradizione, slegandola dall’immagine di vetrina e cercandone l’intimità e l’essenza. La scelta stessa della strumentazione richiama le formazioni da “posteggia” del primo ‘900 però l’esecuzione ha un approccio ben più filologico, lontano da quello passeggero di strada. L’effetto è un mix suadente e fisico di architettura popolare e mood classico ed è il crocevia fragile tra questi due mondi. È il cardine della canzone napoletana, sia detto".