NAPOLI. Parte dall’Europa il nuovo corso di Facebook in tema di protezione della privacy. Dopo aver acquistato pagine su diversi giornali del Vecchio continente per presentare la nuova normativa Ue sulla protezione dei dati, la General Data Protection Regulation, la società di Menlo Park ha diffuso sul proprio sito una nota per illustrare le novità che riguarderanno tutti gli iscritti al servizio, ma la cui implementazione inizierà in settimana proprio da questa parte dell’Atlantico. «Non appena la Gdpr è stata finalizzata, abbiamo realizzato che era un’opportunità per investire ancora più pesantemente in privacy», scrivono Erin Egan e Ashlie Beringer, «non solo vogliamo uniformarci alla legge, ma vogliamo andare anche oltre i nostri obblighi». Dal punto di vista pratico, chiunque abbia un account sul social network dovrà rivedere sulla base di nuove opzioni alcuni parametri in base ai quali viene erogato il servizio, a partire dall’autorizzazione all’utilizzo di dati provenienti dai partner, tipicamente le aziende o le app alle quali gli utenti mettono i loro “mi piace”, che Facebook fa per mostrare ai potenziali clienti annunci commerciali maggiormenti in linea con i loro interessi. Ma non solo: a ciascuno sarà chiesto di specificare quali sono le informazioni che vuole continuare a condividere e se vorrà abilitare sulla piattaforma la funzione di riconoscimento facciale. Uno strumento, quest’ultimo, che Facebook ha implementato con lo scopo dichiarato di prevenire l’utilizzo non autorizzato delle foto degli utenti, ma che negli Stati Uniti potrebbe essere oggetto di una class action, secondo quando stabilito ieri da un giudice federale. Un capitolo importante, infine, è quello legato alle restrizioni che verranno imposte sulla base dell’età di chi utilizza il servizio. Lo stesso riconoscimento facciale, ha annunciato oggi l’azienda, non sarà attivato per chi ha meno di 18 anni. In più, in considerazione del fatto che sulla base della nuova normativa Ue per i giovani tra i 13 e i 15 anni è richiesta in alcuni Paesi l’autorizzazione da parte di un adulto per accedere ad alcune funzioni, «questi adolescenti vedranno una versione meno personalizzata di Facebook con possibilità di condivisione limitate e annunci meno rilevanti finché non avranno il permesso fa parte di un genitore o di un tutore di utilizzare tutti gli aspetti» della piattaforma.
Intanto, è fuga dal social network. In Italia nell’ultimo mese circa 22mila persone hanno cercato “come eliminare l’account Facebook”, quasi 40mila persone hanno chiesto a Google “come cancellarsi da Facebook”, mentre la richiesta “cancellare Facebook” insieme con le richieste relative è stata fatta più di 68mila volte.