NAPOLI. Si è spento all'età di 88 anni Giuseppe Galasso, storico, giornalista, politico e professore universitario. Il decesso la scorsa notte, nella sua abitazione a Pozzuoli. Nato a Napoli nel 1929, Galasso ha insegnato nelle università di Salerno, Cagliari e Napoli ed era attualmente docente di storia moderna all'università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Fra i temi di cui si è occupato e dei quali ha scritto spiccano il Risorgimento, il Mezzogiorno d'Italia, l'opera di Benedetto Croce. Galasso è stato presidente della Società napoletana di storia patria dal 1980; componente il consiglio scientifico della Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino; presidente della Biennale di Venezia dal dicembre 1978 al marzo 1983 e della Società Europea di Cultura dal 1982 al 1988; dal 1977 è socio dell'Accademia dei Lincei. Numerose le sue collaborazioni giornalistiche, con, fra gli altri il Mattino di Napoli, il Corriere della Sera, La Stampa e L'Espresso. In politica Galasso ha lungamente militato nel Partito Repubblicano, nelle cui fila è stato dal 1970 al 1993 consigliere comunale a Napoli e assessore alla Pubblica Istruzione, sempre a Napoli, dal 1970 al 1973. Nel 1975 fu incaricato sindaco della città ma non riusci a costituire una giunta. Sempre per il Pri è stato deputato dal 1983 al 1994. Tra l'83 e l'87, con il primo e il secondo governo Craxi,Galasso è stato sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. Durante questi mandati ha realizzato, attraverso un serie di decreti, un sistema di vincoli su beni paesaggistici, fino a disciplinare in maniera compiuta la materia con la cosiddetta 'Legge Galasso' del 1985 per la protezione del paesaggio. E' stato anche sottosegretario al ministero per l'Intervento Straordinario nel Mezzogiorno dal 1988 e il 1991 con i goveni De Mita e Andreotti.