ATENE. Il comitato centrale di Syriza si è spaccato: 109 dei suoi 201 membri si sono schierati contro l'accordo raggiunto con i creditori e hanno chiesto la convocazione del comitato stesso. Lo riferisce un tweet di Ekathimerini. La loro posizione è un ulteriore segnale del grave disagio del partito del primo ministro greco Alexis Tsipras, ma va ricordato che pochi esponenti del comitato centrale siedono in Parlamento, dove oggi è atteso il voto sulle misure economiche richieste da Bruxelles. La presidente del Parlamento greco, Zoe Konstantopoulou, ha esortato i deputati greci a respingere la legge di attuazione dei provvedimenti chiesti dai creditori, invitandoli a non «completare il ricatto» organizzato dalla Germania e definito a Bruxelles. Le sue parole sono giunte durante il dibattito preliminare in commissione, prima del dibattito che si è a aperto in aula.

 

Il Parlamento greco deve approvare entro questa sera un pacchetto di dure riforme, per poter accedere ad un prestito ponte da 7 miliardi di euro attraverso l'Efsm e successivamente ad un terzo bailout. L'approvazione del pacchetto avverrà grazie all'appoggio di diversi partiti di opposizione, che compenseranno le defezioni nelle fila di Syriza, il partito di Tsipras. Esponente di Syriza, Konstantopoulou si era astenuta nel voto che all'alba di sabato ha dato il via libera alle proposte greche da presentare ai creditori.

 

LASCIA LA VICEMINISTRO DELLE FINANZE. Intanto dopo l'addio di Yanis Varoufakis, oggiha inviato una lettera di dimissioni al primo ministro greco la viceministro delle Finanze, l'economista Nadia valavani, spiegando di non poter sostenere le dure misure imposte dai creditori a Bruxelles. Un tweet del sito Ekathimerini riferisce che anche il segretario generale del ministero greco delle Finanze, Manos Manousakis, si è dimesso.

FONTI UE: NESSUNA OBIEZIONE SU PACCHETTO DI RIFORME. In vista del voto sulle riforme prioritarie concordate all'Eurosummit un funzionario europeo spiega: «Non abbiamo obiezioni significative» al pacchetto. «I nostri esperti lo hanno esaminato e per noi va bene», ha aggiunto.

COMMISSIONE UE PROPONE 7 MILIARDI PRESTITO PONTE CON EFSM. La Commissione europea intanto propone di erogare un prestito ponte da 7 miliardi di euro alla Grecia attraverso l'Efsm, lo European Financial Stabilisation Mechanism. Il finanziamento, si spiega dall'esecutivo Ue, avrebbe una durata di sei mesi, sarebbe erogato in un'unica tranche e sarebbe legato «a condizionalità di politica economica». Alcuni Paesi non euro, come Gran Bretagna, Danimarca e Polonia hanno già espresso riserve all'utilizzo dell'Efsm.

Il vicepresidente della Commissione europea con delega all'Euro, Valdis Dombrovskis, ha fatto sapere che la Commissione europea ha esplorato varie opzioni per erogare un prestito ponte alla Grecia, ma, «allo stato attuale e in mancanza di meglio, resta il ricorso all'Efsm».

IL PIANO DI RIFORME. Entro oggi il Parlamento greco dovrà approvare il piano di riforme richieste da Bruxelles. Il pacchetto, come riferito dall'agenzia stampa greca Ana, comprende una serie di misure fiscali con ritocchi all'aliquota Iva, una tassa di solidarietà e cambiamenti nella tassazione degli agricoltori.

Saranno introdotte tre aliquote Iva: la più bassa, al 6%, riguarderà farmaci, libri e biglietti di teatro, quella media al 13% sarà per cibi freschi, energia, acqua e alberghi, quella più alta al 23% per prodotti alimentari trasformati, trasporti, ristoranti, servizi medici. E' prevista anche la graduale eliminazione entro il 2016 dell'aliquota speciale per le isole, mantenendo questo status solo per le isole più remote. In cambio verrà offerto sostegno al reddito degli abitanti più poveri delle isole.

La bozza prevede un contributo di solidarietà con un'aliquota fra lo 0,7% e l'8% a seconda del reddito, una tassa sul lusso fra il 10 e il 13% per veicoli ad alta cilindrata, piscine, velivoli e barche di oltre 5 metri. Infine aumenteranno le tasse sugli agricoltori e la tassa sulle imprese sale dal 26 al 28% con un anticipo di pagamento del 100% sui profitti.