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Napoli violenta

Agguato a Santa Chiara: è caccia ai killer

Caccia al commando che ha ferito Saltalamacchia jr e Alessio Bianco: sicari inquadrati dalle telecamere

Agguato a Santa Chiara: è caccia ai killer

controlli della polizia ai Quartieri Spagnoli; nei riquadri le due vittime del raid Nunzio Saltalamacchia e Alessio Bianco

NAPOLI. Corsa contro il tempo per stanare il commando di sicari che giovedì notte ha sparato nella movida di Santa Chiara, ferendo Nunzio Saltalamacchia, cugino del ras Eduardo Saltalamacchia (i due sono figli di altrettanti fratelli) e Alessio Bianco. La polizia sta lavorando incessantemente raccogliendo ulteriori testimonianze e analizzando le immagini registrate da alcune telecamere di videosorveglianza. La svolta sul caso non è ancora dietro l’angolo, ma gli investigatori hanno già due certezze: i killer sono partititi dai Quartieri Spagnoli e il raid non sarebbe in alcun modo collegato ai precedenti ferimenti di un 17enne, neppure 24 ore prima, e del rampollo Pietro Savio. I tre delitti sarebbero infatti maturati in contesti criminali differenti e animati da moventi diversi.

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L’allarme è scattato nuovamente intorno all’una della notte a cavallo tra mercoledì e giovedì in via Santa Chiara, all’angolo con largo Banchi Nuovi. Nei pressi di un bar un uomo con il volto parzialmente coperto e atteso da un complice in scooter fermo a poca distanza, ha sparato verso un gruppo di giovani che si intratteneva in strada tra cui c’erano Nunzio Saltalamacchia, incensurato, e Alessio Bianco. I due sono amici e stavano trascorrendo serata e notte insieme, in compagnia di un loro amico. Il pistolero ha fatto fuoco almeno otto volte, come dimostrano i bossoli trovati a terra, centrando a una gamba il cugino del ras Eduardo e all’addome Alessio Bianco. I quali, mentre il sicario fuggiva, sono stati soccorsi e trasportati da persone presenti ai Pellegrini. Al primo i medici non hanno riscontrato nulla di grave, tant’è vero che è tornato a casa prima dell’alba: l’altro ha lottato per la vita nel reparto di rianimazione e, dopo aver subito un secondo intervento, è stato dichiarato fuori pericolo. Le indagini, condotte dai poliziotti della sezione Omicidi della Squadra mobile, sono partite rapidamente e vanno avanti ininterrottamente. Fino a tarda sera sono stati ascoltati potenziali testimoni, parenti e conoscenti delle vittime negli uffici al terzo piano della questura. L’orientamento degli investigatori è che nel mirino ci fosse Nunzio Saltalamacchia e Alessio Bianco si sia trovato sulla traiettoria dei colpi esplosi. Ma non si esclude del tutto che il sicario abbia sbagliato bersaglio per un difetto di mira o per il numero elevato di persone in quel momento a Santa Chiara. La vicenda finisce poi per confermare che i clan dei Quartieri Spagnoli attualmente sono in mano a giovani e giovanissimi, più propensi a sparare che a mediare in caso di contrasti.

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Nella drammatica vicenda si è poi inserito il litigio attraverso i social tra la mamma di Saltalamacchia, Rosa Macor, e la tiktoker Rita De Crescenzo, ex pusher del Pallonetto di Santa Lucia, con la prima che in un video poi rimosso aveva accusato quest’ultima e la popolare influencer che l’ha denunciata ai carabinieri. «Cattivona, sei stata tu a mandare a sparare a mio figlio?». Gli inquirenti hanno però escluso un link tra la lite social e la sparatoria a Santa Chiara

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