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Le mosse della Regione

De Luca: «Una task force per la gestione dei fondi di coesione»

Il governatore presenta il piano per la "messa a terra" delle risorse ottenute nel confronto col Governo

De Luca: «Una task force per la gestione dei fondi di coesione»

«Per la realizzazione di grandi progetti finanziati dal Fondo sviluppo e coesione comporremo una task force, chiamando anche esperti esterni alla Regione, per grande concentrazione e capacità di realizzazione. I tempi che indico sono quelli usati per la costruzione del nuovo ponte di Genova». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nella conferenza stampa sui 6 miliardi e 569 milioni del Fsc, Fondo Sviluppo e Coesione, che ora sono in mano alla Regione Campania dopo la firma dei documenti della scorsa settimana tra De Luca e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

«Per la task force - ha precisato De Luca - ci saranno i progetti più strategici. Sicuramente quelli che riguardano la sanità e i grandi ospedali. Abbiamo 2 miliardi e 300 milioni di euro su questo tema e seguiremo quindi direttamente il nuovo ospedale Santobono, quello di Castellamare di Stabia, vediamo anche gli Incurabili a Napoli. Sicuramente si agirà sugli interventi idrici più importanti. Dobbiamo completare la parte ambientale senza nessuna esitazione, breve e ragionevole completare la partita del disinquinamento delle acque su tutto il litorale e poi la partita dei rifiuti con la realizzazione degli impianti. Avremo anche alcuni progetti significativi che riguardano il polo della cultura, il polo ciamatografico e il polo multimediale. Queste cose le seguiremo. Più qualche opera infrastrutturale particolarmente urgente e significativa».

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«LAVOREREMO ANCHE DI NOTTE»

«Tutte le gare che abbiamo fatto come Regione Campania prevedono già il triplo turno di lavoro, per finire in tempi ragionevoli», ha spiegato De Luca. «Negli stadi - ha precisato - faremo il turno notturno per lo Stadio Collana a Napoli, per l'Arechi e lo stadio Volpe a Salerno. Lo faremo di certo per i grandi ospedali che già vanno in appalto: alla consegna del cantiere entro ottobre a Salerno, Giugliano, Castellammare di Stabia, tutti gli ospedali devono prevedere il terzo turno, si deve lavorare anche di notte. D'altra parte a Berlino questo è normale, eppure è una città un po' fredda, qui tutto sommato tranne un po' gennaio si può lavorare tranquillamente. Ovviamente mi riferisco a cantieri non in area densamente abitata, ma anche in quelle zone i lavori da fare negli interni degli edifici, sull'impiantistica, si possono fare tranquillamente di notte dappertutto. Daremo questa indicazione anche ai Comuni, che devono prevedere bandi di gara in cui nel contratto sia previsto il triplo turno». De Luca è tornato anche sul tema di lavori 'veloci' come accaduto già a Genova per la ricostruzione del ponte crollato: «Mi pare - ha detto - che a Genova abbiano utilizzato procedure normali senza commissariamenti. D'altra parte, a Napoli abbiamo organizzato le Universiadi realizzando in 10 mesi investimenti per 170 milioni di euro. In 10 mesi abbiamo realizzato decine di impianti sportivi. Ce la possiamo fare, dobbiamo bruciare i tempi e contare i minuti, non gli anni come capita spesso per la pubblica amministrazione in Italia. Ovviamente tutti questi lavori creano anche le condizioni per dare il lavoro a un'intera generazione. Questo poi è l'obiettivo di sostanza, dare il lavoro ai nostri giovani».

«DIFESO DIGNITÁ SENZA PIEGARCI»

«Abbiamo anche difeso fino in fondo dignità e autonomia della Regione Campania, non ci siamo piegati, non abbiamo accettato ruoli di subalternità, ma abbiamo difeso la pari dignità tra le istituzioni impegnate», ha detto ancora De Luca ringraziando «i 550 sindaci che vennero a febbraio per una battaglia con il Governo durata mesi. C'è stato un confronto duro ma alla fine un risultato di valore straordinario, che rappresenta un successo nella battaglia della Regione e dei cittadini. Sblocchiamo fondi per 6 miliardi e 569 milioni dopo una contesa che era sui tempi di decisione. Dopo il riparto del Fondo del 3 agosto 2023 pensavamo si potesse chiudere queta partita in un mese, ma ci sono state valutazioni diverse del Governo. Una vicenda che passò per il Tar e il Consiglio di Stato ma alla fine l'abbiamo conclusa in maniera civile, collaborativa, credo che abbiamo le condizioni per fare un lavoro eccellente». De Luca ha sottolineato anche che «tutti i progetti - ha detto - vi ricordo che sono su fondi della Regione Campania, il governo non c'entra niente, al di là di quello che dicono alcuni da Fratelli d'Italia. Sono tutte risorse della Regione in un passo positivo sia per la quantità di risorse che otteniamo, sia per non esserci piegati, avendo discusso a testa alta con il governo. Ribadisco anche che tutti i progetti previsti nell'accordo di coesione sono finanziamenti regionali, cioè fanno parte del 60% dei Fondi di coesione destinati alla Regione, non del 40% destinati al Governo. Mi pare un atto doveroso in formazione ai nostri concittadini, oggi dobbiamo solo lavorare».

Guarda la conferenza stampa integrale 

 

IL CASO BAGNOLI 

«Noi dobbiamo oggi assumere Bagnoli come una grande sfida che riguarda Napoli, la Campania e l'Italia. Quindi io sono per concentrare tutti gli sforzi possibili per fare in modo che il risanamento di Bagnoli sia un esempio europeo di trasformazione urbana e anche di attività economiche compatibili con l'ambiente da inserire a Bagnoli. È una grande sfida pure quella, ma se la vinciamo credo che facciamo una cosa di grandissimo rilievo per la Campania e per l'Italia», ha aggiunto De Luca a margine della conferenza stampa. De Luca ha comunque precisato, rispondendo a domande sulle scelte del commissario su Bagnoli e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi sulla colmata da non trasportare via che «non conosco - ha detto - questo progetto. So che bisogna lavorare sulla mobilità, sui corpi idrici, sul convogliamento delle acque che scendono dalla collina: sono temi delicati. Poi c'è il tema del disinquinamento che non è un tema banale, ma non conosco i dettagli del progetto. Solo la somma stanziata, quella la conosco. Abbiamo avuto un rapporto estremamente collaborativo con il Governo su questo e per quello che ci riguarda siamo pienamente a disposizione per dare seguito a questo cofinanziamento che abbiamo deciso su Bagnoli. Ma sui tempi dei decreti attuativi da parte del governo, sinceramente non abbiamo notizie».  

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