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Il caso
09 Ottobre 2024 - 17:24
«Caso Juan Jesus? È angosciante, ma non si sanno le ragioni della sua vicenda. Mi dispiace, è una situazione di sofferenza, ma perché non è andato dalle forze di polizia anziché esprimersi apertamente sui social? Le autorità avrebbero avviato subito delle attività investigative» Così a Radio Crc l’assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità, Antonio De Iesu, in merito al caso che ha coinvolto il difensore azzurro Juan Jesus che ha denunciato via social il tentato furto della sua auto.
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«Gli atti criminali succedono ovunque - ha detto ancora De Iesu -. Il messaggio di Juan Jesus doveva essere impostato in modo diverso, non come una condanna alla nostra città facendone involontariamente un danno. Napoli è lontana dai fenomeni di criminalità organizzata come quelli accaduti a Milano per i casi degli ultrà di Milan e Inter. La percezione di sicurezza dei giocatori è causata anche dall'eccessivo affetto da parte dei tifosi verso di loro. I giocatori sono campioni, a volte vengono tormentati ossessivamente dai tifosi quando sono in giro, a volte vengono violati anche della loro privacy. Napoli, così, diventa meno attrattiva per i giocatori».
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