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L'indagine
09 Dicembre 2024 - 19:33
I soldi delle frodi informatiche reinvestiti nello spaccio di droga: 20 indagati in provincia di Napoli, 2 arresti a Pompei, sequestro beni per mezzo milione di euro.
Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli e del Commissariato di polizia di Pompei hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali emessa dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura, nei confronti complessivamente di 20 persone gravemente indiziate dei reati di detenzione e cessione illecite di sostanze stupefacenti, associazione per delinquere, frode informatica e riciclaggio.
In particolare, per 2 degli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, ad altri 5 indagati è stato applicato I'obbligo di dimora nel comune di residenza e per un altro indagato è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Napoli. Un indagato è attualmente all'estero.
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Inoltre, nei confronti di 19 indagati è stato disposto il sequestro preventivo di beni mobili, mobili registrati, immobili e conti correnti per un importo totale di 553.633 euro, quale provento dei reati.
Le indagini hanno origine nel maggio 2020, a seguito di un intervento effettuato dagli agenti della Polizia di Stato dopo la segnalazione della esplosione di alcuni colpi d'arma da fuoco a Pompei. L'attività d'indagine, coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, ha permesso di accertare che l'esplosione era riconducibile ad una disputa per la gestione di una piazza di spaccio di sostanze stupefacenti.
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