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L'allarme

Caro tazzina, il caffè arriva a 1 euro e 70

Il prezzo è pronto a salire del 15%. Rosati (Gambrinus): «Saliti i costi». Marzio «Materia prima più cara»

Caro tazzina, il caffè arriva a 1 euro e 70

NAPOLI. Il prezzo della tazzina di caffè al bar è pronto a salire del 15%, dopo un rincaro, già registrato negli ultimi tre anni, di un altro 15%. Se la situazione non cambierà, i consumatori dovranno prepararsi a pagare di più per la loro tazzina, cappuccino e cornetto quotidiano. Consumare la colazione al bar potrebbe quindi costare in media 1,70 euro a tazzina.

Si nasconde però la speculazione dietro l’impennata del prezzo della tazzina al bancone, non è solo la situazione economica a determinare i prezzi al rialzo, bensì il lucro finanziario. Brutte sorprese anche per il peccato di gola per eccellenza, il cioccolato, e i suoi amanti. Il prodotto ha subìto la situazione internazionale del cacao dovuta alla crisi climatica e alle malattie delle piante negli Stati da cui proviene la materia prima, come Ghana e Costa d'Avorio, con la tipica tavoletta da cento grammi che è passata da un prezzo medio di 1,26 euro a quello di 1,60 euro dello scorso dicembre, con un rincaro di quasi il 27%.

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«Paghiamo da un mese 3 euro in più il chilogrammo», commenta Massimiliano Rosati, socio del Gran Bar Gambrinus. «Così facendo la tazzina potrebbe presto raggiungere entro aprile un aumento di 20 centesimi. Siamo tuttavia in attesa di capire se il costo dell’energia continuerà a salire. Nel frattempo, molti coltivatori stanno riconvertendo i terreni di oro nero in durian, mentre sul mercato cominciano ad affacciarsi i cinesi».

Se il costo della materia prima resta elevato, commenta Giuseppe Marzio, titolare Gran Bar Franco, le aziende saranno costrette a trasferire una parte di questi aumenti ai loro clienti. «Negli ultimi mesi non ci sono stati eventi climatici catastrofici che giustifichino prezzi così alti. Di certo, è che in Brasile le piogge sono state leggermente inferiori alla media stagionale, ma nulla che lasci presagire un raccolto scarso o di qualità inferiore. La città gode però di una ondata turistica senza precedenti e il settore ne approfitta. E chi ne fa le spese sono i residenti».

Marzio dice che il suo bar è stato tra gli ultimi ad aumentare la tazzina a 1,20, a differenza dei turisti, che sono restati sorpresi dai prezzi di taluni esercizi commerciali. «A noi, sottolinea Marzio, la tazzina viene non più di 50 centesimi per ogni 8 grammi di miscela, quanti ne contiene un espresso. A questi vanno aggiunti i costi delle bollette, della manodopera, zucchero, acqua ed elettricità, infine, l’applicazione delle norme Hccp. Oggi al costo dell’ordine si aggiungono ben tre euro: il servizio al tavolo è di 1 euro e mezzo per ogni persona seduta al tavolino».

Armando Scaturchio, con negozio pasticceria in via Portamedina, dice che la tazzina al bancone costa 1,20 euro, ma in diversi bar di Pianura l’espresso costa da qualche mese tra 1,30 e 1,50. La città la prenderebbe malissimo se dovesse ritoccare verso l’alto i prezzi delle miscele e della cioccolata.

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