Cerca

Il caso

Nuovo caso social sulla figlia di Salvini, Meloni: «Spirale d'odio, superato il limite»

Intanto il prof napoletano si è scusato con la premier

Nuovo caso social sulla figlia di Salvini, Meloni: «Spirale d'odio, superato il limite»

Matteo Salvini e Giorgia Meloni

Mentre il prof napoletano si scusa per il post con le minacce dirette alla figlia della premier Giorgia Meloni, spuntano altri casi di odio sui social che colpiscono esponenti dell'esecutivo. È lo stesso vicepremier Matteo Salvini a denunciare gli insulti volgari diretti a sua figlia in un profilo su X.

Il leader della Lega pubblica lo screenshot e commenta: «Un conto sono il confronto politico e la critica, anche accesi, sempre ammessi in democrazia. Tutt'altro conto sono le minacce e gli insulti, volgari, pesanti, schifosi ai familiari e ai bambini, che non c'entrano nulla. Questo non si può tollerare in alcun modo. Criticate pure me, lasciate stare i miei figli». «Questo clima d'odio, alimentato anche da certa stampa e da certa politica, è preoccupante e va fermato, senza se e senza ma. Buona domenica», conclude il vicepremier.

Meloni: «Spirale d'odio ha superato il limite»

«Le minacce rivolte anche ai figli del Vicepremier Matteo Salvini e del Ministro Matteo Piantedosi dimostrano che non siamo davanti a episodi isolati, ma a una spirale d'odio alimentata da un fanatismo ideologico che ha superato ogni limite». Così, sui social, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rivolge la sua «piena solidarietà» a Salvini e a Piantedosi.

«Nessuna divergenza politica, nessuna battaglia ideologica può mai giustificare l'attacco ai figli, ai bambini, alla parte più intima e sacra della vita di una persona», chiosa la premier.

Mattarella sente Meloni

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a quanto si apprende già nella giornata di ieri ha chiamato la premier Meloni per esprimerle solidarietà dopo le minacce rivolte tramite social a sua figlia.

La condanna della politica

«Già leggendo le sue scuse, senza sapere che non era la prima volta che lanciasse minacce di questo tipo, avevo dei dubbi e pensavo che fossero parole di convenienza. Se infatti ha sentito il bisogno di specificare che non si sente rappresentato da questo Governo, liberissimo di pensarlo naturalmente, questo non c'entra nulla con certe affermazioni odiose ed inaccettabili». Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, commenta così.

«Rivolgo a Matteo Salvini e alla figlia Mirta un abbraccio e la mia piena solidarietà, dopo i vergognosi insulti e le minacce rivolti a loro. Ancora una volta, un odio becero e agghiacciante colpisce dei minori, in modo abietto e disumano. È necessario unire gli sforzi per contrastare ed estirpare questo fenomeno intollerabile», afferma il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.

«Questo presunto docente della provincia di Napoli che ha insultato in modo gravissimo la figlia di Giorgia Meloni dice di non rinunciare alle sue idee politiche ostili al governo e al massimo dice di aver fatto un errore» dice il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri. «Non so che decisione prenderanno le autorità scolastiche nei confronti di un tale figuro. Ma credo che il disprezzo della gente comune nei confronti di una grave azione di violenza politica, temo non isolata, si debba concretizzare in misure che evitino che personaggi del genere abbiano contatto con i ragazzi. Quali attività di insegnamento può svolgere uno così?».

«Sulle minacce alla figlia del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni del professore chiediamo al Ministro Valditara e Ministero dell'Istruzione e del Merito la sospensione e la procedibilità d'ufficio», dichiara il presidente della Commissione Istruzione della Camera, Federico Mollicone.

«Siamo stati noi a introdurre lo status di pubblici ufficiali per i docenti, ma se un professore compie il reato di minacce e oltraggio a un altro pubblico ufficiale - quale è il Presidente del Consiglio - il reato è procedibile d'ufficio. L'impatto sulla comunità educante è devastante. Le scuse non possono essere considerate “riparazione" al grave gesto pubblico e reiterato del docente. Quando sbagliano gli studenti giustamente pagano. Se a sbagliare è un docente la pena deve essere doppia ed esemplare», rimarca l'esponente di FdI, che conclude: «La libertà d'opinione - che è sempre garantita - questa volta non c'entra nulla. Questa è una minaccia di morte a un minore e un oltraggio a una delle massime cariche dello Stato. Non può finire con delle semplici scuse».

«Gli avversari politici non sono mai nemici, solo riconoscendoci, riconoscendo le nostre differenze e sottraendole alla furia ideologica, all’odio e alla negazione dell’altro, potremo tessere la trama composita che rende forte la nostra democrazia. Un abbraccio alla piccola Ginevra, la mia solidarietà totale alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme al mio impegno convinto a fare fino in fondo la mia parte per arginare questo clima velenoso, pericoloso e insopportabile», scrive quindi sui social Pina Picierno, eurodeputata del Pd e vicepresidente del Parlamento europeo.

«Un professore campano ha augurato sui propri social la morte alla figlia della Premier Meloni. E nel post ha auspicato che la piccola faccia la stessa fine della povera Martina, la quattordicenne di Afragola uccisa dall'ex qualche giorno fa. Trovo immondo che un essere umano si esprima così. E non mi interessa fare la classifica di tutti gli insulti che le nostre famiglie hanno ricevuto in passato, anche da esponenti politici di altri partiti». Così scrive su X il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

«Io non cambio idea a seconda del destinatario degli insulti: per me se un professore di scuola pubblica, un educatore, si augura la morte della figlia della Premier c'è solo una cosa da fare. Licenziarlo. Subito. Mi auguro che il Ministro dell'Istruzione proceda in tal senso. La scuola italiana non merita cattivi maestri come questo professore», conclude l'ex premier.

«Questa gente va licenziata, alle loro scuse non crede nessuno e visto che si tratta di azioni e pensieri reiterati, bisognerebbe togliergli la cittadinanza italiana, perchè chi è così incivile non può rimanere nella società con gli altri civili». Michaela Biancofiore, capogruppo al Senato di Civici d’Italia, Nm, Udc, Maie, commenta così la notizia.

«Le scuse non cancellano la gravità di quanto accaduto. Addeo sporca l’immagine degli insegnanti campani». Lo afferma Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania. «I suoi post deliranti e violenti, completamente sconnessi dalla realtà e reiterati nel tempo -aggiunge - dimostrano una personalità disturbata che rappresenta un rischio per i ragazzi a cui insegna. È un danno per l’intera comunità scolastica, fatta di docenti che ogni giorno insegnano con dedizione e sacrificio. La direzione scolastica regionale – conclude Martusciello – dovrebbe valutare di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario a carico di Addeo. Difendere la scuola significa anche tutelarne la credibilità e la sicurezza».

«Le scuse maldestre, tardive e smentite dall’evidenza di gravi precedenti di chi si è permesso di augurare la morte e cose orribili ai figli della presidente del consiglio Giorgia Meloni e dei due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini non soltanto non migliorano la sua posizione, ma suggeriscono che si intervenga con prontezza e severità a tutela delle migliaia di insegnanti che ogni giorno, nel nostro Paese, svolgono il loro dovere -che è anche una missione, non dimentichiamolo- con correttezza, generosità e spirito di sacrificio. Chi scrive quelle parole di odio contro i bambini non può certo continuare ad insegnare come se nulla fosse accaduto», scrive quindi sui social Paolo Emilio Russo, capogruppo di Forza Italia in commissione Affari costituzionali della Camera.

«È molto triste constatare che l'odio politico diffuso da cattivi maestri arrivi vergognosamente a colpire perfino gli affetti familiari. Spero che tutti abbassino i toni e condannino senza se e senza ma questa pericolosa escalation», ha dichiarato Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. «Al ministro Salvini arrivi la mia solidarietà unita all'auspicio che gli autori vengano perseguiti con rigore», ha concluso Cirielli.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori