MARCIANISE. Rivelazione alla 12esima edizione di XFactor 2018. Anastasio, rapper di Meta di Sorrento, ha 21 anni e grandi doti di scrittore, ed è infatti con i suoi testi che ha conquistato il pubblico. Prima di arrivare a XFactor si era fatto conoscere su youtube cantando le sue canzoni e rivisitandone alcune ottenendo migliaia di visualizzazioni. Il suo primo disco “La fine del mondo” è certamente il suo trampolino di lancio. Lunedì 21 gennaio alle 17 Anastasio incontrerà il pubblico e firmerà copie del suo disco al Centro Commerciale Campania di Marcianise. Tutti quelli che compreranno “La fine del mondo” al Mondadori Store avranno un pass esclusivo per l’accesso prioritario al firmacopie. Ingresso libero.
SCISCIANO. “La Bottega del Caffè", una delle più importanti commedie di Carlo Goldoni, è andata in scena al Teatro Comunale di Scisciano. La regia e l’adattamento è stata del regista Giuseppe La Rezza, che nella vita di tutti i giorni è medico pediatra. Una rilettura in chiave moderna del testo, una rivisitazione dal gusto delicato ma artisticamente forte. Il successo ed il divertimento sono stati assicurati. I protagonisti della commedia sono stati tanti giovani, animati da un solo forte batticuore, l’amore per il teatro. È stato davvero bello ed emozionante vederli rapiti ed imprigionati in questi personaggi, parlare ed utilizzare la lingua fiorentina, quella usata nel 1750. Il dottor La Rezza è stato geniale nel porre i personaggi come su di un “carillon", muovendosi sul palco a ritmo di musica, trovando una sorta di carillon naturale tra parole, piccola danza e musica, il tutto in sintonia con il testo. Bellissimi i costumi degli attori, tutti originali e con stoffe pregiate. I trucchi sono stati autentici, ispirati alle maschere veneziane. Una maschera grande abbracciava tutto il palcoscenico e cadeva dall’alto, quasi a rimarcare l’autorità e la potenza di cui godeva allora Venezia. Per fortuna il bene vince sempre sul male ed anche questa commedia ha avuto la sua morale, che i vizi purtroppo distruggono le persone, soprattutto quello del gioco e che bisogna sapere ascoltare e cercare di tenere anche i segreti e non spifferare a tutti le cose che si ascoltano. Muovendosi da veri attori, hanno recitato: Cristiano Maria Rossi, Giovanni Di Palma, Francesco Albarano, Luigi Ambrosino, Lucia Esposito, Rosita Allocca, Anna Ambrosino, Giovanni Aliperti, Sergio Cassese, Massimo Damiano, Giovanni Piccolo. Aiuto regia: Marika Perna. Audio e Luci: Antonio Buonincontro. Musiche: Antonio Franzese. Spettacolo presentato da "Altraccademia" in collaborazione con “I Menaechmi" e “I che brutta figura".
17:40 15/01
Venerdì 18 gennaio, torna sul palco dello storico locale di Napoli, il Mamamu, il progetto Victor Zeta e il loro oramai "classico" cantautorato folk balcanico-mediterraneo.
Per l'occasione, i Victor Zeta si esibiranno in formazione con Victor Zeta alla voce e chitarra, Marcello Vitale alla chitarra e mandolino e Giulio Fazio alla fisarmonica.
16:33 15/01
NAPOLI. Mercoledì 16 gennaio 2019, alle ore 11 al teatro Bolivar (via Bartolomeo Caracciolo, 30 a Materdei) è in programma la presentazione de “La politica a teatro”, a cura del giornalista Emilio Fede, una serie di incontri e dibattiti su tematiche di attualità politica, con la presenza di personalità del mondo politico e culturale.
16:01 15/01
“Salute e sport a scuola: quale futuro?”è il tema della due giorni con cui si presenta, al territorio ed all’opinione pubblica, la “Next Generation”, presieduta dal Dottor Giovanni Giorgetti. Nel titolo dell’evento, il senso stesso di quella che è la missiondell’Associazione di Beneficenza che vede schierati in campo medici, psicologi, professionisti e personaggi dello sport: diffondere tra i ragazzi, con la fattiva collaborazione del mondo della scuola, gli stili di vita più adeguati per una crescita sana delle generazioni che verranno.
“Next Generation” si propone di “seminare” tra i banchi di scuola la speranza in una migliore qualità della vita, mettendo a disposizione dei giovani competenze ed esperienze in merito all’importanza dell’attività fisica e di una sana alimentazione per porre un argine al progressivo aumento percentuale dell’obesità infantile, indicando a quella che sarà la società di domani i più insidiosi fattori di rischio.
“Salute e sport a scuola: quale futuro?”si snoderà in due giornate. Giovedì 17 gennaio, alle ore 18,00, si terrà presso il Salotto Comunale di Battipaglia la presentazione del progetto, alla presenza di Cecilia Francese (Sindaco di Battipaglia); Silvana D’Aiutolo(Dirigente Scolastica I.I.S. “Besta-Gloriosi”); Don Paolo Castaldi(Parroco); Rosa Zampetti (Dirigente Asl); Massimo Tommasino (Capo del Dipartimento Biologia del cancro e delle infezioni dell’International Agency Research on Cancer, Lyon – France); Giulio Corrivetti (Direttore Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Salerno – Amministratore Delegato dell’European Biomedical Research Institut (Ebris); Luca Calabrese(Presidente della Fondazione Salvatore Calabrese); Ferretto Ferretti (Docente all’Università Cattolica di Milano, Facoltà di Scienze Motorie – Docente del settore tecnico della Figc di Coverciano – Direttore delle riviste “Il Nuovo Calcio” e “Scienza e Sport”); Generoso Di Benedetto (Comitato Territoriale Disabled Peoples International della Campania) e, naturalmente, il Presidente della Next Generation, Giovanni Giorgetti (Chirurgo Maxillo-Facciale).
Venerdì 18 gennaio, dalle 9,30 alle 12,00, avrà luogo presso l’aula magna dell’Istituto “Besta-Gloriosi” di Battipaglia un dibattito introdotto dalla Dottoressa Silvana D’Aiutolo e moderato dal Dottor Giovanni Giorgetti, con gli interventi dei dott.ri Massimo Tommasino (che illustrerà ai ragazzi i fattori di rischio: fumo, alcool, HPV), Antonio Galietta (che parlerà dei meccanismi cerebrali della dipendenza) e Ferretto Ferretti (che si soffermerà sull’importanza dello sport nella sana crescita psico-fisica). Nell’occasione, prevista la proiezione di interviste a “quelli che ce l’hanno fatta”, significative e toccanti storie dal lieto fine e videomessaggi inviati da tanti campioni dello sport che hanno sposato la causa della Next Generation.
15:21 15/01
“Cardito sta morendo, il centro storico è in ginocchio. Un’altra brutta notizia: la scuola delle suore, l’istituto di scuola materna ed elementare di via Belvedere con ingresso anche in corso Cesare Battisti chiude i battenti a causa delle difficoltà economiche relative alla gestione.” – Questo il grido d’allarme che lancia Pasquale Chiacchio, consigliere comunale e presidente dell’associazione Cardito per il futuro. Chiacchio continua con il suo accorato appello sottolineando – ” Alcune mamme degli alunni si sono rese disponibili a dare un contributo mensile superiore rispetto alla retta stabilita pur di mantenere in vita un istituto che per noi carditesi non rappresenta solo una vocazione cattolica ma appartiene alla nostra storia, alle nostre radici, è patrimonio della nostra città. È un altro pezzo del #cuoredicardito che abbiamo il dovere di salvare; abbiamo passato i nostri anni, a scuola, abbiamo svolto in quelle aule il corso di Catechismo e passato intere giornate a giocare, a socializzare; siamo stati educati da quelle suore che hanno dato un enorme contributo alla crescita culturale della nostra comunità.
Quella scuola non può morire tra l’indifferenza dei carditesi. Sono stato dalle suore, ho cercato di capire il problema e soprattutto come il Comune negli anni addietro aiutava l’istituto. Mi sono impegnato a portare avanti una battaglia che deve toccare il cuore di tutti i carditesi.
In qualità di presidente dell’associazione “Cardito per il futuro” farò la mia parte anche promuovendo con tutti i soci una petizione popolare mobilitando la comunità in modo da sottoporre il problema al sindaco e all’amministrazione comunale studiando, poi, insieme, le soluzioni che possiamo percorrere per salvare un altro pezzo del #cuoredicardito.
Salviamo la nostra storia e le nostre radici. Salviamo la scuola.gestita con amore e professionalità dalle suore, alle quali va tutta la mia gratitudine di allievo, di alunno, di figlio, di padre e di carditese.
Sono convinto che Cardito risponderà all’appello! Forza #cuoredicardito, vinciamo una battaglia di amore d di cultura!”
Govedì 17 gennaio, al First Floor Club di Pomigliano, nell'ambito della rassegna Rockalvi, serta internazionela dalle grandi sugestioni musicali con il liuto di Jozef van Wissem.
Jozef van Wissem (Maastricht, 1962) è un compositore, liutista e musicista minimale. Considerato il Burroughs del liuto, dato l’utilizzo della tecnica del “cut-up" su spartiti musicali medievali e quindi conosciuto per il suo approccio punk ad uno strumento classico quale il liuto. Van Wissem grazie alla sua sperimentazione, con-divisa con il pubblico per la prima volta nel 2000, ha dato nuova vita, estrema, de-strutturata, a quella che è la musica rinascimentale e barocca, pur conservando l’eleganza dell’armonia. Una sorta di classismo di scuola Throbbing Gristle. Il suo estremo talento è stato richiesto da uno dei registi e musicisti sperimentali contemporanei più accreditati, Jim Jarmush, l’uomo che ha elevato il DIY ad in credibili livelli pop, nell’accezione più positiva del termine. La loro collaborazione nasce nel 2012 con l’album Concerning the Entrance into Eternity, prodotto dalla Important Records. Collaborazione duratura che si sviluppa in un capolavoro quale la colonna sonora dell’ultimo film di Jarmush “Only Lovers Left Alive”, che diventa un vero e proprio album. Ma la collaborazione con Jim Jarmush non è l’unica e la più impor-tante. Il nostro aranco punk Jozef, gode, nel 2007, di un’importantissima unione ar-tistica con uno degli artisti industrial più affermati: Maurizio Bianchi; pubblicando l’album Das Platinzeitalter, prodotto dalla Incunabulum Records.
Aprirà la serata Channel E3, progetto nato nel più ampio collettivo E3, da anni impegnato nel proporre musica e poesia performata con particolare attenzione all’impotranza dei testi e al valore e significato delle parole. Come costola che assume, poi, forma propria, Channel E3 si sviluppa sull’idea di una musica prevalentemente improvvisata, che su delle linee di massima tracciate, si definisce e si “finisce” nella composizione con gli umori e con il sentire del momento. Per l’occasione Channel E3 sarà composto da Sax Soprano e Sax Tenore, Voce narrante e Chapman Stick - NS/Stick.
Per l'evento, come Mediapatners Ufficiale Freak Out Magazine 30th Anniversary.
La serata, nello spirito del Rockalvi Festival, sosterrà la Camilla la Stella che Brilla Onlus per tutti i bambini affetti da malattie rare www.camillalastellachebrilla.com.
GIUGLIANO. Oggi pomeriggio, alle ore 17,30, nella Sala Teatro del I° Circolo didattico in piazza Gramsci a Giugliano in Campania sarà presentato il cortometraggio “La strada nel bosco” sceneggiatura e regia di Letizia Rispo. Nel cortometraggio la regista ha provato ad affrontare il classico tema del pragmatismo contro l’artisticità; spesso si tende a limitare un carattere maggiormente incline ad un lavoro artistico a favore di uno più pratico ed economicamente sicuro. Difatti sia la bambina che la donna hanno interesse per la musica, invece brevi accenni mostrano che Emilio ha un lavoro decisamente più convenzionale. Nessun personaggio è tendenzialmente cattivo o buono; il ragazzo per cercare il proprio accendino investe distrattamente Emilio, ma immediatamente lo soccorre e la sua volontà di aiutare l’uomo lo “eleva” nel limbo comatoso dell’uomo (il bosco), identificandolo come sua guida. Loro rappresentano due facce della stessa medaglia, il giovane che, facendosi carico del proprio errore, cerca di rimediare e l’uomo più maturo che una volta appresi i propri errori si lascia andare alla morte per timore di non riuscire a cambiare. All’epilogo, Emilio avendo compreso i propri errori e considerandosi una figura limitativa per sua moglie e figlia, decide di lasciarsi andare e come ultimo accenno, le immagina finalmente “libere” dalla propria irremovibilità, perciò al suo primo piano viene sovrapposta l’immagine delle due figure femminili mentre danzano con un vestito bianco, in un’immagine di libertà e rinascita.
Biografia della sceneggiatrice e regista Letizia Rispo
La giovane sceneggiatrice e regista Letizia Rispo nata nel 1988 a Napoli. Vissuta a Giugliano in Campania fino al completamento del liceo scientifico, per poi frequentare un anno di accademia di belle arti indirizzo “pittura”. Ha frequentato la scuola del cinema di Napoli, dove ha avuto modo di lavorare come stagista su diversi set (tra cui anche “sirene” della Rai), per poi trasferirmi a Roma, dove vive tutt’ora e frequentare l’accademia Griffith nel 2017 per approfondire gli studi, già intrapresi a Napoli, in sceneggiatura cinematografica. L’idea è partita principalmente dalla costruzione del personaggio principale: Emilio. L’intenzione era di creare un personaggio “al di sopra” del bene e del male, un antieroe con cui empatizzare ed, anche se in piccola parte, rivederci in lui. Simile alla classica figura dell’inetto di Svevo; Emilio è un uomo recluso nella propria rigida mentalità, capace di lasciarsi andare solo con qualche goccio di alcol in più a capodanno, che, nonostante agisca costantemente per il bene dei propri cari, si trovi improvvisamente, di fronte alla fallibilità delle proprie scelte. Esse gli vengono poste dinnanzi agli occhi da un personaggio che assume il ruolo metaforico di luce e verità (il classico Virgilio), come a tirar le somme, evidenziando quanto ciò che lui reputava benefico per la propria famiglia, in realtà era motivo di sofferenza e frustrazione per loro.
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