di Dario De Martino

NAPOLI. “Caro sindaco ti scrivo, così mi distraggo un po’. E siccome sei molto lontano (non fisicamente, ma col pensiero rivolto altrove), più forte ti scriverò”. E così hanno fatto i residenti del Vasto. Le hanno provate tutte in queste settimane. Richieste d’incontri a sindaco, prefetto e questore, dossier inviati alle istituzioni e alla stampa con tutti i problemi che vivono quotidianamente, fino alle manifestazioni in piazza con gli striscioni per chiedere “dignità al quartiere”. È cambiato poco, troppo poco per soddisfare i residenti. I controlli sono in parte aumentati, ma soltanto in alcuni orari e in alcune zone. Così i mercatini della “monnezza”, così come li chiamano i residenti, imbastiti dagli extracomunitari si spostano attorno alla stazione, ma sono sempre presenti. Martedì sera, ad esempio, erano in piazza Principe Umberto e le immagini filmate dai residenti sono state pubblicate puntualmente sui social network a segnalare che il problema è irrisolto. Così come l’altro problema delle risse notturne tra  le varie etnie di extracomunitari presenti, varie volte segnalato dai residenti, non è stato fermato dall’ordinanza sulla movida che avrebbe dovuto impedire la vendita dalle 21 di alcolici in tutta la zona. Ed allora, visto che poco nulla è cambiato, i residenti del Vasto hanno preso carta e penna ed hanno scritto al sindaco: «vieni a viverci tu in questo degrado», il senso delle parole del comitato Vasto, che non ha gradito  tra l’altro la posizione di de Magistris sulla vicenda Aquarius, perché lì dove di extracomunitari ce ne sono già troppi e la convivenza è difficile, sentir parlare di nuovi sbarchi fa venire i brividi.

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