NAPOLI. Addio all'avvocato napoletano Gerardo Marotta, fondatore e presidente dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, considerato "l'ultimo giacobino", perchè si riconosceva erede di quella Repubblica giacobina nel 1799, sorta a Napoli ad imitazione della Repubblica francese e soffocata nel sangue dai sanfedisti. Marotta, morto ieri all'età di 89 anni nella clinica Hermitage di Capodimonte, era nato a Napoli il 26 aprile 1927. Gerardo Marotta ha compiuto gli studi di giurisprudenza all'Università di Napoli, dove conseguì la laurea con il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi di filosofia del diritto sulla concezione dello Stato nella filosofia classica tedesca ed in particolare nella sinistra hegeliana. Ha sempre coltivato, accanto allo studio del diritto, un vivo e profondo interesse per la filosofia, la storia, la letteratura e tutte le espressioni dell'arte. Fu tra i giovani studiosi che si raccolsero attorno all'Istituto Italiano per gli Studi Storici fondato da Benedetto Croce e al Gruppo di Studi "Antonio Gramsci", fondando l'associazione Cultura Nuova che diresse dal 1946 al 1953, organizzando manifestazioni e conferenze rivolte ai giovani che richiamarono tutte le più grandi personalità della cultura italiana. Nel 1975, incoraggiato dagli auspici dell'allora presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, Enrico Cerulli, di Elena Croce, figlia del celebre filosofo, e dei professori Pietro Piovani e Giovanni Pugliese Carratelli. Marotta fondò a Napoli l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, di cui venne nominato presidente a vita nell'atto di costituzione. 

I funerali, come annunciato dal figlio Massimiliano, si terranno sabato 28 in forma laica alle ore 12 proprio nella sede dell'Istituto, a Palazzo Serra di Cassano. Da questa mattina è allestita la camera ardente nella clinica Hermitage. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali, inoltre, le bandiere di Palazzo San Giacomo e del consiglio comunale saranno a mezz'asta.

Marotta ha regalato all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici la sua biblioteca personale che vanta oltre 300.000 volumi frutto di trent'anni di appassionata ricerca. Per i suoi importanti apporti al mondo della filosofia e della cultura in generale Marotta ha avuto numerosi riconoscimenti da centri di ricerca e di formazione di rilievo internazionale. Gerardo Marotta ha ricevuto la laurea ad honorem in filosofia dalle Università di Bielefeld, Erasmus di Rotterdam, Sorbona di Parigi, Napoli, Pavia e Bucarest e la laurea ad honorem in pedagogia dall'Università di Urbino. E' stato insignito del Diploma d'onore del Parlamento Europeo per l'opera svolta in favore della cultura europea, del Prix International pour la paix "Jacques Mulhethaler" per l'attività svolta a favore della pace tra individui e popoli, del Premio Artigiani della Pace, del Premio Capo Circeo della Vereinigung für Deutsch-Italienische Freundschaft, del Premio Mecenate dell'Associazione Amici della Scala di Milano, della Medaglia Pietro il Grande del Presidium dell'Accademia Russa delle Scienze Naturali, della Medaglia Goethe. Nel 1988 Marotta ha ricevuto la Medaglia d'oro per i benemeriti della cultura dal presidente della Repubblica Francesco Cossiga e la presidenza del Consiglio dei Ministri conferì il premio per la cultura all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Nel 2003 fu nominato cavaliere della Légion d'Honneur della Repubblica Francese. Nel 1994 ottenne il Premio Napoletani Illustri della Fondazione Premio Napoli.

All'esperienza raccolta negli anni dell'associazione Cultura Nuova'' e dei seminari universitari e gruppi di studi universitari, Gerardo Marotta ha fatto costante riferimento dal 1975 quando, mettendo a disposizione tutte le sue personali risorse di libero professionista, ha dato vita all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, che ha dotato di una importante biblioteca. Superando enormi difficoltà pratiche, l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, attraverso oltre 40 anni di impegno febbrile, si è imposto all'attenzione del mondo, diventando sede di manifestazioni culturali e di iniziative di studio e ricerca fra le più prestigiose d'Europa e punto di riferimento permanente per la cultura internazionale. Nel 1980 Gerardo Marotta, traendo ispirazione dalla tradizione delle scuole e delle accademie napoletane e rifacendosi allo spirito dell'Illuminismo napoletano e delle riforme di Francesco De Sanctis, fondò la Scuola di Studi Superiori a Napoli. Nel 1981 creò la rivista "Nouvelles de la République des Lettres", affidandone la direzione a Paul Dibon e Tullio Gregory.

L'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici è, fin dagli inizi della sua attività, al centro di una fitta trama di relazioni con le sedi più importanti della ricerca scientifica internazionale, dal Warburg Institute di Londra alla École Pratique des Hautes Études di Parigi, dallo Hegel-Archiv di Bochum alle più prestigiose università europee e americane. Ai seminari dell'Istituto, molti dei quali organizzati all'estero, partecipano ogni volta giovani studiosi e ricercatori provenienti da tutta l'Italia e da molti Paesi europei. I riconoscimenti internazionali, amava spiegare Marotta, "intervengono numerosi e accreditati a incoraggiare lo sforzo gravoso che l'Istituto conduce per rinnovare la cultura moderna e per la rinascita della vita civile di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia".