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Il rogo

Camaldoli, c'è l'inchiesta: caccia al piromane

Distrutti migliaia di ettari di patrimonio boschivo

Camaldoli, c'è l'inchiesta: caccia al piromane

NAPOLI. Il rogo che ha flagellato la collina dei Camaldoli è praticamente spento. «Adesso dovremo passare alle operazioni di bonifica per un episodio che è probabilmente di natura dolosa» sottolinea il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. «Per fortuna le difficoltà sono state superate grazie anche al grande impegno dei vigili del fuoco e della Prefettura di Napoli. Ringrazio tutte le forze dell’ordine intervenute e il prefetto Michele di Bari per l’opera delicata ed efficace di coordinamento delle operazioni» aggiunge.

E che dietro l’incendio che ha devastato ettari su ettari di patrimonio naturalistico ci possa essere una mano “assassina” è convinta anche la Procura di Napoli che ha aperto un fascicolo contro ignoti per incendio doloso. Le operazioni, dopo che le fiamme si erano sprigionate nel pomeriggio di mercoledì, sono andate avanti per ore su due fronti: quello di Soccavo-Pianura, sul quale sono intervenuti un elicottero e un canadair dei vigili del fuoco partito da Ciampino; l’altro, quello relativo a un punto intermedio della collina dei Camaldoli, dove si è portato un altro elicottero dopo che Terna aveva provveduto alla disattivazione dei tralicci.

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Tra le forze impegnate sul luogo anche quelle della Protezione civile della Regione Campania presente con un centinaio di operatori tra personale della Sma Campania e volontari dell’anticendio boschivo: il tutto con il coordinamento della Sala operativa della Protezione civile, che hanno operato sul campo da terra, insieme con i vigili del fuoco per tenere a bada le fiamme sui due versanti.Tutto ciò anche con l’ausilio di un elicottero della Regione Campania, un Canadair e un elicottero Erickson della flotta nazionale.

Nella notte tra mercoledì e ieri anche il primo cittadino si era recato sul posto per verificare personalmente l’insussistenza di pericoli imminenti per le abitazioni e per seguire i soccorsi messi in campo da vigili del Fuoco, forze dell’ordine e polizia locale. La situazione era apparsa totalmente sotto controllo. Sul posto si era recato anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che aveva incontrato anche alcuni residenti raccogliendone le preoccupazioni e provvedendo a fornire loro le dovute rassicurazioni.

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Il tutto mentre Manfredi ha firmato l’ordinanza che sulle misure relative alla prevenzione degli incendi boschivi in ottemperanza all’entrata in vigore del periodo “a rischio” come stabilito dalla Protezione civile della Campania. Sono previste misure Nella prima categoria per chi possiede aree che confinano con strade, ferrovie e boschi è fatto obbligo di rimuovere qualsiasi possibile conduttore di fuoco come erba secca e residui tipo vegetale. Per tutti è vietato accendere, all’interno delle aree boschive, fuochi o accendere braci e altri veicoli di possibili inneschi.

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