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La tragedia

Crollo a Scampia, il dramma degli sfollati: una bottiglietta d'acqua a famiglia

Una folla trova riparo sotto il maxitendone della Protezione civile, ma il caldo torrido non aiuta

Crollo a Scampia, il dramma degli sfollati: una bottiglietta d'acqua a famiglia

NAPOLI. «In questo momento abbiamo poca acqua, prendete una bottiglietta a famiglia». Questo l'invito di un operatore della Protezione civile che ha enormi richieste di bottigliette di acqua sotto i tendoni davanti alla Vela Celeste di Scampia dove ci sono centinaia di abitanti evacuati da stanotte.

Madri di bimbi piccoli, signore anziane. Uno sguardo collettivo della tragedia che circa 800 abitanti dell'edificio stanno vivendo nel caldo di luglio. Una folla è seduta sotto un enorme tendone della Protezione Civile montata davanti alla Vela Celeste.

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I residenti evacuati dalla Vela Celeste sono circa 800 persone, di cui almeno 300 minori. Dopo l'evacuazione per verificare le condizioni di sicurezza dell'edificio, sono state disposte verifiche tecniche immediate su immobili che stanno proseguendo: se l'esito delle verifiche sarà favorevole, - ha rassicurato il prefetto Michele di Bari - pian piano le persone potranno tornare in casa.

Nell'edificio evacuato vivono 800 persone, di cui 300 minori, ci sono 73 disabili, di cui 15 minori, «che sono tutti seguiti. Se non ci sarà rientro da parte di tutti in casa, la Protezione civile regionale, con un centro accoglienza, e il Comune di Napoli, che ha già trovato strutture alloggiative alternative, predisporranno l'eventuale alloggio di queste persone».

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