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Il blitz

«Devono avere paura dei killer non degli sbirri»

Le intercettazioni nel corso delle indagini sulla gestione delle 25 piazze di spaccio del clan Angelino Gallo

«Devono avere paura dei killer non degli sbirri»

«Devono avere paura dei killer non degli sbirri». È questa una delle frasi intercettate nel corso delle indagini sulla gestione delle 25 piazze di spaccio del clan Angelino Gallo di Caivano. E a parlare sarebbe Massimo Gallo, braccio destro del boss Antonio Angelino, era stato arrestato a Castel Volturno, in una villetta al mare.

La frase è stata intercettata dopo una spedizione punitiva contro un residente del Parco Verde, sospettato di aver informato le forze dell'ordine dell'esistenza di un laboratorio dove venivano lavorati gli stupefacenti e dove furono sequestrate anche armi. Nel raid fu distrutta la sua auto.

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Nel corso delle indagini «abbiamo certificato - afferma il maggiore Andrea Coratza, comandante del nucleo investigativo di Castello di Cisterna - il canale di approvvigionamento della droga con i gruppi calabresi della piana di Gioia Tauro e delle 'ndrine ramificate al nord Italia». Droga che sarebbe servita a rifornire le piazze di spaccio anche in provincia di Caserta e Salerno.

Il clan Angelino Gallo «imponeva il quantitativo, il prezzo d'acquisto e di vendita al dettaglio. I pusher erano autorizzati dal clan Angelino Gallo, quindi sono ritenuti affiliati».

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