Tutor d’azienda e controlli “a valle” per contrastare il mercato del falso, queste le proposte lanciate dal sistema produttivo campano in occasione dell’incontro della “Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo” tenuto oggi, giovedì 4 maggio, presso la Prefettura di Napoli.

Ad illustrare le proposte il Presidente di Confindustria Campania Costanzo Jannotti Pecci (nella foto) accompagnato dal Delegato per il settore Moda & Fashion dell’Advisory Board di Confindustria Campania e presidente dell'Associazione Museo del Vero e del Falso, Luigi Giamundo.

Spesso si assiste al fenomeno di imprese straniere “mordi e fuggi”, di attività che sfuggono ad ogni controllo: da questo fenomeno nasce la proposta di prevedere un “tutor o garante di azienda”, ovvero un referente italiano da nominare all’atto in cui l’impresa straniera avvia le interlocuzioni con la PA italiana ponendosi come interfaccia e garante della legalità.

Il meccanismo andrebbe a regolarizzare la costituzione delle imprese straniere in Italia, oltre che a migliorare le integrazioni tra le diverse culture ,attraverso una più agevole informazione sulle leggi locali, favorendone così anche l’inserimento.

Inoltre, risulta necessario un rafforzamento dei controlli a valle al fine di estendere gli strumenti previsti in materia di anticontraffazione marchi e segni distintivi anche alle azioni di contrabbando e falsificazione nella composizione dei prodotti, nonché sarebbe significativa una semplificazione delle procedure di sequestro preventivo per verificare la tracciabilità e la qualità dei materiali, in quanto, potrebbe rappresentare un deterrente per chi opera illegalmente nel commercio.

Pirateria e commercio abusivo ledono l’economia e l’immagine di un territorio che si sta adoperando tanto per recuperare il gap con le altre regioni d’Italia , ottenendo rilevanti risultati soprattutto sotto l’aspetto dell’appeal turistico e dell’attrazione di investimenti da parte di importanti aziende e partner internazionali – dichiara il presidente di Confindustria Campania Jannotti Pecci – siamo lieti, pertanto, che incontri del genere si svolgano a Napoli, perché siamo convinti che dal nostro territorio possano partire proposte importanti e di rilievo nazionale”.

Nota come luogo della contraffazione per eccellenza – osserva Luigi Giamundo, delegato per il settore Moda & Fashion dell’Advisory Board di Confindustria Campania e presidente dell'Associazione Museo del Vero e del Falso – Napoli è al tempo stesso il simbolo di una storica tradizione manifatturiera riconosciuta a livello internazionale. Dal tessile alle eccellenze agroalimentari, solo per citare due filiere particolarmente significative, Napoli e la Campania hanno le carte in regola per farsi portavoce nel mondo della forza e della bellezza dei prodotti autentici”. Al termine dell’incontro si è convenuto sull’invio da parte di Confindustria Campania di un documento con le proposte illustrate integrato di un focus sulle infiltrazioni della criminalità organizzata.