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L’evasione fiscale, problema di sempre

Opinionista: 

Gentile Direttore, quando ero un giovane capitano dell’Aeronautica, avevo già due figli in età scolare, uno frequentante la cosiddetta “primina”, l’altro la terza elementare. La mia famiglia, tre mesi attendata per la casa crollata a seguito del disastroso terremoto dell’Irpinia, ebbe la fortuna di “ trovare” un vero alloggio nell’Aeroporto di Capodichino, dove da poco erano terminati i lavori di costruzione di 93 case per i militari. Dovetti iscrivere nuovo, a metà anno scolastico iniziato, i ragazzi alla scuola di piazza Capodichino, oggi sede accogliente e funzionale del Corpo della Polizia Municipale di Secondigliano-Scampia-San Pietro a Patierno. Ovviamente, poiché ogni scuola ha i suoi libri di testo, fui costretto a comprare nuovi libri per la nuova scuola. Un giorno, però, il mio figliuolo più grande, Carlo, alla presenza del fratello, Lello, mi domandò come mai io avessi dovuto comprare i libri, mentre gran parte dei suoi “colleghi” scolari erano esentati, e per loro li comprava il Comune. Ricordo ancora nitidamente che mi fece il nome di due suoi amichetti, “noti”, purtroppo per loro, per essere figli di conclamati boss della zona, i cui papà li facevano accompagnare e prelevare con macchine lussuose e tanto di autista. Non risposi subito esaustivamente, perché non volevo che l’amicizia nata nella comunità scolastica fosse scalfita dall’appartenenza familiare dei due ragazzi. Risposi con un imbarazzato: “ non fateci caso; un giorno capirete”. Ovviamente, quel giorno è venuto da anni, ed oggi i miei due figli, realizzati nella professione, affrontano lo stesso problema con la stessa domanda fatta dai loro figli. Sono trascorsi più di 65 anni da allora, ma il vero problema che affligge l’Italia non è stato mai risolto: l’evasione fiscale! Ogni Governo promette sempre la “lotta all’evasione fiscale”, ma niente o quasi è stato mai veramente realizzato! La malavita “amministra” milioni e milioni di euro, investendo in tutti i rami dell’industria, commercio, opere pubbliche, riciclando con assoluta tranquillità; ogni tanto, si dà la notizia “confortante” del sequestro di qualche suo bene di proprietà, giusto per “acquietare” l’opinione pubblica! Una goccia di legalità in un oceano di delinquenza! Senza fare alcun accostamento di “contiguità”, non si può fare a meno di rilevare, poi, che molti imprenditori, commercianti, liberi professionisti, e categorie affini, dichiarano al fisco guadagni irrisori, se non addirittura chiusure di bilancio annuali in perdita. Nei primi mesi del 2018 l’Agenzia delle Entrate ha stimato l’evasione fiscale presente in Italia in una cifra compresa tra i 250 e i 270 miliardi (non milioni, miliardi di euro, che, se ci fosse ancora la lira si dovrebbero scrivere 500.000.000.000-cinquecento milioni di miliardi!), che corrisponde al 18% del pil, ma ha anche accertato che v’è un’economia sommersa di 740 miliardi di euro , compresa l’economia criminale. E, allora, chi “finanzia” lo Stato, perché questo funzioni, rendendoci in servizi quel che noi diamo? Diamine! I contribuenti a reddito fisso! Impiegati, pensionati, soprattutto! Il 56%, infatti, del tributo dell’Irpef è a loro (nostro) carico. Tra questi, ai “famosi” “ricchi” pensionati che superano la soglia di 100.000 euro lordi l’anno, di cui parlava il sempre sorridente precedente vice-premier Di Maio, ora a capo della Farnesina, è già stata applicata una “imposta aggiuntiva” di “solidarietà” che va dal 15 al 40%. Ora il Documento Programmatico delle Finanze prevede l’abolizione delle decurtazioni dall’Irpef delle spese mediche per chi ha redditi “alti” (i dipendenti a reddito fisso e pensionati di cui sopra); il ticket sui medicinali e per i ricoveri più alto, sempre per la stessa categoria di “privilegiati”; l’abolizione del risparmio su alcune accise per il diesel (17 milioni di italiani possiedono una vettura diesel, che si vuole ad ogni costo far sembrare altamente inquinante, a favore delle macchine elettriche, che per la sola produzione delle batterie e loro ricarica, ha bisogno di macchinari che inquinano 10 volte di più ! ), e così via per altri balzelli che i Comuni saranno costretti a istituire, dato che, per non aumentare l’Iva, sarà necessario un ulteriore taglio alle rimesse statali per gli Enti locali! E gli evasori? I depositari di ricchezze nei “paradisi fiscali”? “Lotta all’evasione senza sconti”, promette questo Governo. Con il presidente Conte che prometteva la “felicità” per quest’anno a tutti gli italiani siamo tranquilli. Poveri i miei nipoti, che si troveranno tra 20 anni a dover spiegare ai loro figli perché loro pagano tutti i libri scolastici, e il compagno di classe che viene portato in limousine ha tutto gratuito.