La sensibilità di un uomo attento all’anima di grandi e piccini non è cosa da poco. Non c’è donna che non venga travolta dalla luce che queste persone sono capaci di sprigionare.

Ho avuto la fortuna di conoscere lo stimato artista Giancarlo Aleardo Gasparin, definito da numerosi sacerdoti e uomini di fede “l’uomo che sussurrava con le sue opere il volere di Dio”. 

Con dolcezza Gasparin suggerisce alle mamme e ai papà di portare i propri bambini ai musei per apprezzare le opere sacre fin da subito. Un modo semplice per avvicinarli con delicato amore alla fede.

Piemontese, originario di Torino, classe ‘49, le opere dell’artista spaziano dalla natura morta alla ritrattistica, ma è soprattutto nell’arte sacra che riesce ad esprimere il suo vero essere. Gli innumerevoli lavori presenti nel nostro Paese in chiese, santuari, cattedrali, musei, testimoniano senza ombra di dubbio la “strada” di Dio in tutti i suoi aspetti.

“Lasciate che i bambini vengano a me” dice Gesù nel Vangelo (Mc 10,12) e quale modo migliore per farlo se non attraverso i dipinti religiosi che raffigurano in modo particolare la Sacra Famiglia di Nazareth.  «Ormai - spiega con una tenera umiltà Il pittore - sono anni che dipingo eppure continuo a commuovermi come un bambino ogni volta che penso alle persone che davanti ai miei affreschi pregano con tutto il loro ardore per poter ottenere una grazia. È questa la mia più grande soddisfazione: sapere di essere un ponte che unisce Gesù alla gente senza distinzioni di classe. Quando - continua Gasparin - mi richiedono un dipinto o un preciso restauro di un affresco sacro sento che sono chiamato dall’alto a svolgere una precisa missione».

Non c’è obiettivo più grande nella vita di un uomo che donare l’immagine di un cuore puro a piccole e grandi creature. 

Adulti e bambini il 20 novembre, ore 15, se potete, accorrete alla chiesa dì Monastero di Lanzo per incontrare Gasparin ed assistere alla presentazione del suo libro “Monastero di Lanzo la parrocchiale è il suo patrimonio d’arte”.

Buon amore a tutti!

maggiepogg@virgilio.it