Correva l’anno 1991 quando avemmo modo di assistere alla trasposizione cinematografica del romanzo di Stephen King “A volte ritornano”; ed in quella occasione avemmo modo di constatare, ancora una volta, quanto possa essere una scellerata operazione, portare sullo schermo, la magia delle pagine scritte. Il film in questione non è né un thrilling né un horror, bensì un granguignolesco pastrocchio, intriso di sangue, squartamento di corpi ed altre “amenità” del genere. Queste storie di morti che tornano e scorrazzano fra noi, hanno sempre un fondo di oscura follia. Ecco spiegato il titolo “A volte ritornano”. E, pensando al prossimo 4 marzo, quando saremo chiamati alle urne per eleggere quelli che si andranno a fottere, sulle nostre spalle, circa ventimila euro al mese, non potevamo non constatare che, leggendo i nomi di alcuni, se non molti candidati, ci vien da pensare “A volte ritornano”. Avete fatto caso a quanti mammalucchi imbalsamati si sono ricandidati? Altro non sono che zombi incartapecoriti del ventunesimo secolo, volti della seconda repubblica, tirati a lucido con costosi lifting, personaggi indagati, poi processati, poi condannati, poi assolti, poi… e po’ c’‘e truvamme annante all’uocchie come nulla fosse successo… ih c’avutamiento ’e stommaco! Non ne facciamo i nomi per non dar loro comunque visibilità… nun s’‘o mmeretene! I contrassegni ammessi dal Viminale sono ben settantacinque… ”na bella menesta mmaretata. Ed è subito partita la caccia alle streghe, ovvero l’apertura degli armadi rivali per tirarne fuori la merda contenuta, o meglio scheletri a go-go. “Tu hai evaso il fisco” - “Tu tieni la casa a Montecarlo” - “E tu che tieni il panfilo di trenta metri non dici niente?” - “fammi vedere la tua denuncia dei redditi” - “no, fammi vedere prima la tua” E poi… bla bla bla.. “Quando governeremo noi, la prima cosa che faremo…”. Ma che farete? Penserete solo ai caxxi vostri, fottendovene altamente di noi. A noi manca un uomo con le palle come la Merkel… sarà pure una culona in... guardabile, come la definì il cavaliere, però dalle sue parti, il cambio marco-euro è stato di 1 a 1, praticamente indolore e non come avvenne da noi, ca ce ha ’nguajato ’a vita. Meditate gente… meditate e diffidate di parole parole parole. Se volete un po’ di genuità… sarà tamarra e trush ma… evviva la signora d’‘a pelliccetta scagnata. Alla prossima.