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La gara per il Beverello e il coraggio di decidere

Opinionista: 

Ogni anno per il Molo Beverello, a Napoli, transitano tre milioni e mezzo tra turisti e cittadini. Per traffico passeggeri, il molo è secondo nel mondo soltanto a Hong Kong. Attualmente, l’approdo lascia a desiderare. Caotico, con strutture improvvisate e carenza di servizi. Non a caso, c’è un progetto per la sua riqualificazione. Un progetto che, per fine giugno, comincerà a diventare realtà. Il merito, possiamo usare questo termine senza essere tacciati di piaggeria?, è di Pietro Spirito, Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale. Spirito ha il merito decidere, in un paese in cui sono tantissimi i dirigenti di pubbliche amministrazioni ad avere l’angoscia di apporre qualsiasi firma. La storia è nota. La Corte Costituzionale, con la pronuncia n. 74 del 2018, su ricorso della Regione Veneto, ha bocciato due piani di riparto per oltre 83 miliardi di euro, definiti dal Ministero delle Infrastrutture. I provvedimenti riguardavano opere per il breve, medio e lungo termine, con orizzonte addirittura fissato al 2032. Ignorando un passaggio dovuto, come ha riconosciuto la Corte: la Conferenza Stato-Regioni. L’impasse originata dalla decisione della Consulta si è tradotta, ovviamente, anche in blocco delle iniziative di prossima realizzazione. Farà tuttavia eccezione la riqualificazione del Molo Beverello, per la quale è praticamente in partenza la gara. La soluzione trovata da Spirito è stata quella di anticipare risorse disponibili per altre opere in programma nel biennio 2020-2021, in attesa del definitivo stanziamento dei venti milioni e mezzo di euro necessari per il Beverello. In pratica, il Presidente è sicuro che la Conferenza Stato-Regioni non apporterà alcuna modifica alla partita in questione, che non rientra in ambiti contendibili. Di qui il virtuoso escamotage, che impedisce che una decisione sacrosanta, quella della Corte, finisca per rallentare un’opera essenziale per il progetto di integrazione dell’area portuale con la città, cui non poco contribuirà anche il completamento della prestigiosa stazione di piazza Municipio. Il nuovo Beverello prevede una passeggiata rialzata per il raccordo tra porto e città, nonché uffici, negozi, punti di ristoro e servizi per i viaggiatori. Alla fine dei lavori, il colpo d’occhio sarà ben diverso da quello attuale, a tutto vantaggio dell’appeal che una capitale del turismo come Napoli deve saper suscitare. Non ci resta dunque che sperare che l’iter dei futuri lavori sia celere ed efficace come il rimedio trovato per sbloccare la gara.