Prima di dar corso all’odierno Fattariello, è d’uopo spiegare a chi non sa (noi compresi prima che ricorressimo a Google che sape e cacchi ’e tutte quante), cosa sono le Idi. Le idi erano i giorni, grosso modo, a metà di ogni mese del calendario romano. Eh sì, perché allora non esisteva il calendario come lo conosciamo noi, i giorni erano nominati diversamente: Calende era il primo giorno del mese, poi veniva “il giorno dopo le calende, poi venivano le none e le idi e via di seguito, che cadevano il quinto e tredicesimo giorno del mese. Poi la riforma del calendario, andata in vigore nel 45 a C. venne fatta proprio, udite udite, da Giulio Cesare che purtroppo non se la potè godere, perchè come tutti ben sappiamo, venne assassinato da 11 congiurati capeggiati da Bruto e Cassio il 15 marzo del 44… in piene Idi. Ecco perché queste idi di marzo, rappresentano il simbolo di una data tragica, legata al potere; non per niente il buon Dante nel XXXIV canto dell’Inferno, sprofonda i traditori Bruto e Cassio direttamente nella bocca di Satana, insieme al traditore dei traditori: Giuda. Mo’, visto che siamo a metà marzo, in piene Idi, vorremmo dare un consiglio al pomiglianese per eccellenza Luigino: “Giggì, guardate ’a castagna”, il cui senso è ben noto a tutti, cioè fatte ’na bella rattata nelle parti intime e, già che ci sei e perché no, anche sul retro, dove anziché come le 23 pugnalate inferte a Cesare, ti potrebbero arrivare un paio di “cetrioli”, giusto per usare un eufemismo, da parte dei congiurati Matteo-Bruto e Silvio-Cassio. Tu e pigliato ’a nziria (capriccio), con la Tav che non s’ha da fare, mentre il Matteo l’ha presa dicendo che s’ha da fare. Noi, al riguardo, nonché super partes, siamo andati un po’ in giro al fine di conoscere, al riguardo, gli umori della gente comune. Abbiamo ascoltato le risposte più varie (alcune non citabili). “Ma come?” Abbiamo chiesto ad un signore di circa 70 anni, “Ma lo sapete che con la Tav, in poche ore si arriva da Torino a Lione?”. “Lo so”, ha risposto il signore, “ma a me nun me ne fotte ’e sapè in quanto tempo si arriva da Torino a Lione; io, cu 400 euro ’e pensione, vulesse sapè comme faccio arrivà ’a fine mese. Alla prossima.