E vi pare che io, supertifoso del Napoli, non esprimessi anch’io il mio onlinepensiero su quanto accaduto alla Rubentus? Detta disonorata società, definita ”la signora”, o meglio, a Torino “La madama”, ha fatto ‘a fine d’’e tracche, divenendo la “Madama quatte sorde” del titolo, divertentissima commedia di Gaetano di Maio, brillantemente interpretata da Luisa Conte; con la differenza che, mentre la commedia fa ridere, la realtà del -15 ci fa letteralmente sollazzare e scompisciare, ed io, lo confesso, nell’apprendere della sanzione, alla mia veneranda età… ebbene sì… ho avuto un orgasmo, precisiamo… mentale! Si dice che non bisogna ridere delle disgrazie altrui; ma questa non è stata una  disgrazie, è stata semplicemente una punizione per tutte le cofecchie nascoste dalla madama, e ben le sta…in attesa che le arrivino altre “mazzate”. Spiace per quei tifosi del sud che, novelli don Abbondio, nel tempo hanno vissuto attaccandosi al carro del vincitore, senza mai immaginare che questo carro, sarebbe poi diventato “ ‘na carrettella”. Ed a loro mi rivolgo, in special modo al gruppo juventino di Cercola, o peggio, ai circoli juventini calabresi per citarne due “Cari amici, se volete continuate pure a tifare juve ma, consentitemi fornirvi alcuni dati storici, dei quali ne sono certo, siete completamente all’oscuro; dunque facciamo un passettino indietro nel tempo e portiamoci al 1861, quando i piemontesi invasero il nostro glorioso regno e, dopo assassinii, incendi, stupri ed altre “amenità del genere”, ci consegnarono l’Italia una ed unita; ma questi barbari invasori, oltre a quanto appena citato, non potevano esimersi dal saccheggiare anche le nostre ricchezze; e così oltre a fottersi il tesoro del regno consistente in 443milioni di lire-oro, si fotterono anche gran parte dei macchinari delle nostre fabbriche, portandoseli al nord per arricchire e rendere ancor più competitive le loro fabbriche. La conseguenza fu che, mentre la nostra gente del sud, privata di tutto, cominciò ad emigrare “…pe’ terre assaje luntane”, loro i piemontesi, si arricchirono sempre più, creando nuove fabbriche (ahi ahi…i nostri macchinari) e tra queste la Fiat e, dire fiat, è come dire Agnelli, e dire Agnelli è come dire Juve; adesso sapete per chi tifate, per la squadra, la cui nascita, fece emigrare i vostri nonni e bisnonni….pe’ terre assaje luntane. Alla prossima.