Questo “fattariello” l’avevo già pubblicato qualche mese fa ma, ahimè, la “bottarella” 4,4 del 21 scorso, ha fatto sì che lo ripubblicassi. Ed eccolo qua papale papale.

Che bella la stupenda Casina Vanvitelliana, ubicata sull’isoletta del lago Fusaro; e quest’area, già dal 1752, era riserva di caccia e pesca dei Borbone e, trent’anni dopo, nel 1782, Luigi Vanvitelli, figlio del più celebre Carlo, portò a termine la costruzione della casina. Mo’ starete pensando “Neh Edo, ma che te miette a ffà l’operatore turistico?” Ma quando mai, rispondo io, ne ho fatto cenno, solo per entrare nel merito dell’argomento su cui voglio dissertare: I Campi Flegrei (dal greco: flègo, cioè: ardo…brucio); avite visto quanto so’ strutto? E proprio per questa naturale ricchezza che parte dal sottosuolo, essi sono ricchi di fonti termali quali: la Solfatara, le Terme Puteolane, le Stufe di Nerone, per non parlare degli edifici monumentali quali: il Tempio di Serapide, quello di Augusto, l’Anfiteatro Flavio…va beh…v’aggio già fatto ‘na capa tanta. Un bel giorno cosa pensarono di fare? Spertusare i Campi Flegrei! Sì, avete letto bene, ma no nu pertusillo accussì… di pochi metri… tutt’altro, e sapete perché? Per poter sfruttare l’energia geotermica che sarebbe arrivata dal sottosuolo. E così tutti noi avremmo beneficiato di acqua calda a gogo ed energia elettrica a quattro soldi. Ma la domanda è questa: Chi ne avrebbe beneficiato? Qualche fortunato superstite? Eh sì perché, mentre alcuni scienziati sostenevano che non vi era alcun problema, altri gridavano “P’ammore ‘a Madonna, lassate perdere; non dimenticate che sotto sotto ci sta come una tangenziale che conduce direttamente al Vesuvio; llà sotto, è comme ce stesse ‘na verginella e, se voi vi mettete a titillarla e quella si eccita, e questa eccitazione piglia 'a tangenziale e arriva direttamente al Vesuvio: ‘o Vesuvio ca è ommo ‘e conseguenza, e che so’ 80 anni che non sfoga, ha un’erezione anticipata… scusate: eruzione e… bonanotte ‘e sunature. Non so come sia finita la cosa, che abbia prevalso il buon senso e che possiamo continuare a cantare “Comm’e bella ‘a muntagna stanotteeee"… Alla prossima.