La signora Punzo, uscendo dal portoncino, vide il marito, il ragioniere Gennaro, che se la stava prendendo con il mondo intero “io non capisco, ma se la roba è la stessa che abbiamo portato da Napoli, perché adesso non ci sta più nella macchina?”. “E va beh Gennarì, mò ti do una mano pure io”, tentò la moglie; “Ma che mano e mano e mano; le valigie erano e sono tre, i borsoni erano e sono due, la sacca di Antonella, il televisore, il vasetto delle alici salate e… questo… cos’è questo?”, sbraitò indicando col dito minaccioso uno scatolone con la scritta “fragile”. “Ecco ci siamo” pensò la moglie, “il momento è arrivato… che stupida, me ne ero dimenticata, nel coso ci sono le cose per cosa” - “se tu al posto dei cosi”, urlò il poveretto, le cui vene frontali cominciavano ad ingrossarsi, “mettessi i sostantivi, io saprei cosa ho portato sulle spalle per ottantotto scalini” - “vedi… Antonella tiene vent’anni”… “le cose” urlò ancora più forte, facendo schizzar via un gatto che, complice la confusione, si era avvicinato alle alici salate. “E non urlare” gridò più forte la moglie; “per un mese non ci hanno sentito proprio e mò fai questa sceneggiata?”. “Io voglio sapè sulamente che ce sta ccà dinto” - “E va bene, mò te lo dico, Antonella tiene vent’anni, un giorno si dovrà pur sposare… la proprietaria della casa, tiene un negozio di casalinghi, e mi ha proposto un servizio di bicchieri di cristallo per soli 150 euro” - “Dunque se ho ben capito” ribattè calmo il ragioniere, “le cose sono i bicchieri e la cosa è Antonella che tiene vent’anni e un giorno si dovrà sposare ma, al momento, non ha uno straccio o una mappina di fidanzato, mentre a me m’abbruciano ’e cervelle, pensando a tutte le bollette che troveremo nella cassetta della posta; ma perché se i bicchieri invece di adesso, li compravamo con la tredicesima, che succedeva? Si rompeva il matrimonio? Concè, quello che si prenderà tua figlia, le chiederà “mi vuoi bene?” E non “Li tieni i bicchieri?” - “Uhe ormai li ho presi perché era un’occasione, lo scatolone lo mettiamo dietro vicino ad Antonella, poi ci sediamo in macchina, ce facimme ’a croce e ce ne turnamme ’a casa ’ngrazia ’e Dio” - A questo punto, il ragioniere, come tutti i ragionieri che hanno una moglie come la sua, si rabbonì e mise in moto la macchina, guardando istintivamente nello specchietto retrovisore e ciò che vide gli bloccò per un attimo le pulsazioni: dal sedile posteriore, Antonella lanciava piccoli baci verso l’esterno; seguì la traiettoria e si trovò a fissare un ragazzo in jeans che ricambiava. Al ragioniere brillarono gli occhi per l’eccitazione, partì con una sgommata, dicendo alla moglie “Cuncè, a pensarci bene, credo che un servizio di bicchieri di cristallo, per 150 euro, sia proprio un affare”. Alla prossima.