E mo’, se avete il coraggio, provate a sconfessare il titolo di questo “Fattariello”. Io nun me faccio capace di come un Paese di nemmeno 50mila abitanti possa racchiudere in esso tanti Artisti. Senz’altro c’è qualcosa di particolare nell’aria, ma che cosa? Io un’ideuzza ce l’avrei, e ve la voglio sottoporre, per prima cosa, facciamo un bel tuffetto nel passato e portiamoci al 18 marzo del 1944. “E che ci azzecca?” direte voi. Ci azzecca e come, rispondo io; infatti in tale data, lo Sterminato Vesevo, in parole povere ‘o Vesuvio eruttò e il suo magma sparse nell’aria vapore acqueo, anidride carbonica e gas a base di cloro e fosforo che ancora oggi persistono; non si spiegherebbe altrimenti, il perché di tanti Artisti, in ogni forma d’Arte, sul nostro territorio. Ve ne cito alcuni, ben sicuro di dimenticarne altri: Luca Giordano, Massimo Troisi, Alighiero Noschese, Paolo Caiazzo, se permettete I Fatebenefratelli, Gianni Parisi, Aitan Riccio, Liliana Mosca, nonché, secondo me, i veri vincitori di “The voice Generation": il mezzo soprano Raffaella Ambrosino col figlio Andrea. Non riesco a trasmettervi l’emozione provata nell’ascoltarli, un brivido mi ha percorso la schiena; mia moglie mi si è stretta a me sussurrando: Mamma mia… che dolcezza. Occorre al riguardo precisare che molti di noi, me compreso, abbiamo conosciuto Raffaella, attraverso il detto programma ma, signori miei, Raffaella ha un background eccezionale, fatto di concerti, direzioni artistiche, organizzazioni e quant’altro. Ecco perché le auguro tutto il bene di questo mondo: Brava Raffaella, continua ad inalare l’energia del magma di quel lontano marzo 1944. Alla prossima.

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