Per il “Fattariello” di questa settimana, facciamo ricorso ad un capitolo di una nostra pubblicazione di alcuni anni fa e, ne siamo certi, lo gusterete. Il povero ragioniere Gennaro, con il portabagagli della sua auto, aperto, se la stava prendendo con il mondo intero “io non riesco a capire, ma se la roba è la stessa che abbiamo portato da Napoli fin qua, pecchè mo’ nun ce cape cchiù?” “e va beh, Gennarì, mò ti dò una mano io”, tentò di rabbonirlo la moglie; “ma scusa” fece il poverino coperto di sudore “le valigie erano tre e sono tre, i trolley erano due e sono due, questa è la sacca di Antonella, questo è lo zaino di Roberto, questo è il televisore, questo è il vasetto delle alici salate e questo... e cos’è questo?” fece indicando uno scatolone con la scritta “fragile”. “ah si.. che stupida” tentennò la poveretta “ me ne ero dimenticata.. nel coso…ci sono i cosi…per cosa”; “se tu al posto dei “cosi” mettessi la parole giuste, forse ti capirei” tuonò il ragioniere, le cui vene frontali, cominciavano ad ingrossarsi; “ecco… vedi…Antonella tiene vent’anni” iniziò timidamente la moglie, “mica starà sempre con noi…un giorno dovrà pure sposarsi…” “voglio sape’ che ce sta dint’a stu scatulone”, tuonò il ragioniere, facendo schizzar via un povero gatto che, complice la confusione, si era avvicinato al vasetto delle alici salate; “ e va beh, lo vuoi sapere? E io t’’o ddico: la signora che ci ha affittato la casa, tiene pure un negozio di casalinghi e…..”, “e?” la sollecitò il marito; “ e mi ha proposto un servizio completo di bicchieri di cristallo per soli 250 euro”. Dopo una pausa che sembrò un’eternità, il ragioniere, facendo ricorso a tutta la calma di questo mondo, pacatamente disse “dunque, se ho ben capito, nel coso ci sta un servizio di bicchieri di cristallo per Antonella, che tiene ven’anni e che, un giorno dovrà sposarsi e che, per il momento nun tene nemmeno una mappina di fidanzato; e noi, che stiamo a fine villeggiatura, mentre ce ne torniamo a casa, e a me già me brucia ‘a fronte, penzanne a tutt’e bullette ‘e luce, gas e telefono, ca ce aspettane, tu spienne 250 euro per un servizio di bicchieri, è così?”; “uhe, e che strille a ffà? Il fidanzato non ce l’ha adesso, ma un giorno ce l’avrà”; “Ma pecchè, se non compravamo i bicchieri adesso, dovevamo rimandare il matrimonio?, Cuncè, quello che sposerà tua figlia, non le chiederà se tiene o no i bicchieri, le chiederà “ma tu me vuò bbene?”; “Tu senza che fai lo spiritoso” lo sovrastò la moglie, “io, i bicchieri li ho presi perché il prezzo era buono; mò i ragazzi lo scatolone se lo metteranno dietro in mezzo a loro, poi noi ci sediamo in macchina, ci facciamo la santa croce e ce ne turnamme a casa nosta”. A questo punto il ragioniere ammansito dal tono suadente della moglie, mise in moto la macchina, mise la freccia, istintivamente guardò nel retrovisore interno e, ciò che vide, gli bloccò per un attimo le pulsazioni..Antonella, furtivamente lanciava, con la punta delle dita, piccoli baci verso l’esterno; ne seguì con lo sguardo la traiettoria, e si trovò a fissare un ragazzo in jeans che agitava le mani; gli brillarono gli occhi per l’eccitazione; partì con una sgommata e rivolto alla moglie disse: “a pensarci bene, per 250 euro hai fatto proprio un affare”. Alla prossima.