ATorre del Greco, lungo il Miglio d’oro, a confine con Ercolano, c’è un piccolo immobile che dal primo marzo del 2018 è diventato la casa del Birrificio Kbirr. Chiamare “Casa Kbirr” questo locale è la scelta migliore che si potesse fare per esprimere l’atmosfera dell’ambiente e soprattutto della cucina. Appena entrati, sembra di essere in una sala da pranzo che è una via di mezzo tra un ambiente in stile provenzale e una galleria di pop art, ricca di opere d’arte di artisti napoletani, alcune delle quali espressamente realizzate per Fabio Ditto, fondatore di Kbirr. Napoli è presente fortemente nel menu, realizzato dallo chef Antonio Alberti, grazie alla presenza di piatti che richiamano la tradizione. Genovese, pasta e patate, ragù napoletano e soffritto sono solo alcune delle pietanze disponibili, accompagnate da portate che vanno dal mare alla terra con alcune contaminazioni tra le cucine. Imperdibile il polpo arrostito su purea di patate e provola, che combina mare e terra in maniera elegante ed equilibrata. I primi piatti, disponibili anche in versione gluten free, sono simpaticamente serviti in grattugia formaggi d’acciaio di antica memoria. Scorrendo il menu si passa dalle frittatine di maccheroni alle patate in varie forme, dai panini farciti con parmigiana e polpette alle candele spezzate alla genovese. Una cucina da trattoria napoletana accompagnata dalle birre di casa: Natavota (bassa fermentazione chiara e leggera), Cuore di Napoli (american pale ale con un buon amaro), Jattura (scotch ale leggermente affumicata e torbata), Natavota Red (strong belgian ale dolce e fruttata) e Paliata (scura e alcolica con note tostate). Molto efficiente e attento il servizio, coordinato da Ciro Scognamiglio, impeccabile nel suo lavoro. Casa KBirr è un locale molto accogliente e sembra di stare davvero a casa dei nonni, dove la cucina rendeva le mura domestiche una comfort zone dove ritemprarsi dopo una giornata di lavoro. Cheers! alfdelforno@gmail.com