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Ok al bilancio, de Magistris: evitata Opa di De Luca sulla città

NAPOLI. «È stata una notte lunghissima. Dopo “il sindaco di strada” (2014, quando fu sospeso per la legge Severino, ndr), questa è stata la fase più difficile della mia esperienza da sindaco. Sono davvero molto contento per Napoli. È un risultato importantissimo, che dà una garanzia di stabilità alla città. Abbiamo fatto un grande lavoro politico e nei prossimi giorni si vedranno gli effetti di questo bilancio approvato, sia in termini di servizi nei confronti dei cittadini sia in termini di tenuta politico-istituzionale. Il risultato politico è più largo rispetto ai numeri che abbiamo avuto. Il clima che si è creato lascia prefigurare un rafforzamento della maggioranza in Consiglio». Sono le parole del sindaco Luigi de Magistris alle 4 del mattino di oggi, quando era appena terminata la lunghissima riunione di Consiglio comunale per l’approvazione del bilancio preventivo. Un appuntamento fondamentale per le sorti della città: senza l’ok all’atto ci sarebbe stato il commissariamento del Comune. Il sindaco fino a notte fonda è rimasto in bilico. La sua maggioranza, ridotta a 18 consiglieri, è riuscita a trovare la quadra grazie al voto decisivo di Anna Ulleto (eletta con il Pd eletta col Pd, uscita dal partito dopo l'inchiesta per voto di scambio) e l’uscita dall'aula di Salvatore Guangi (Forza Italia) e Mimmo Palmieri (indipendente di centrodestra). E non sarebbe bastato, perchè anche l’opposizione poteva contare su 19 consiglieri. Solo il malore occorso all’esponente del gruppo misto Nino Simeone, che intorno alle 2 è stato portato via da un’ambulanza (le sue condizioni sono migliorate in queste ore), ha risolto i problemi arancioni. «Simeone non è stato determinante  altrimenti graviamo anche questa sua condizione di salute perché avevamo comunque i numeri per portare a casa il risultato in maniera positiva», l'idea del sindaco che come il resto del Consiglio e dell’amministrazione ha rivolto un lungo applauso alle buone notizie arrivate in nottata per quanto riguarda le condizioni di salute del consigliere. Sul voto determinante di Ulleto, il primo cittadino tende a ribaltare la questione: «Il vero scandalo sono le persone elette con la lista de Magistris sindaco che con un atto eticamente riprovevole hanno votato “no”, appoggiando il tentativo di spallata eterodiretta da un altro palazzo istituzionale». Ed ecco l’attacco a De Luca, già definito dall’ex pm “mandante dello scioglimento del Consiglio”: «Ci sono state - dice il sindaco - pressioni e interventi per cercare di condizionare il voto e sono convinto che c’è stato il tentativo di dare una spallata e di provocare un’Opa sulla città di Napoli. Non era facile ottenere questo risultato con ben otto consiglieri che si sono candidati con me e sono passati dall’altra parte». Infine l’ex pm rivolte un ringraziamento, guardando all’uscita dall’aula di Guangi e Palmieri ma anche alla stessa Ulleto, «all’area dei moderati e dei responsabili che hanno fatto un lavoro importante dall’opposizione. Questo è avvenuto, devo riconoscerlo, soprattutto dalle fila di parte del centrodestra. Non c’è stato nessun accordo politico segreto, diversi consiglieri hanno raccolto l’appello che feci nell’ultimo Consiglio al senso di responsabilità per evitare il commissariamento». L’assise comunale è pronta a riunirsi nuovamente già lunedì per approvare il bilancio consolidato. Ma ora per il primo cittadino la strada dell'aula è assai più in discesa. 

Dario De Martino

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