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"Ce credo ancora": ecco il secondo singolo degli Aftersat

Disponibile da oggi su Youtube il videoclip di "Ce credo ancora", il secondo singolo degli Aftersat prodotto da Massimo De Vita: il leader dei Blindur, infatti, ha contribuito a una svolta più d'impatto da parte della band napoletana, alla stregua di Produzioni Dal Bunker che li ha affiancati nella realizzazione del video diretto da Serena Petricelli.

Ciò che emerge con forza dalla pellicola è il legame del gruppo con la terra d'origine, rappresentato qui dalla simbiosi con la natura, dall’edera che s'impossessa quasi del tutto degli strumenti presenti: dettagli del quotidiano come libri, dipinti, fotografie suggeriscono allo spettatore il calore e la protezione domestici, rimandando all'idea di un accogliente salotto boschivo.

Nato nel 2017 dall'incontro di cinque ragazzi della provincia partenopea – ciascuno col proprio background artistico –, il progetto ha l'ambizione di ricercare un linguaggio musicale nuovo, traendo spunto dalla tradizione folk campana e coniugandola a delle sonorità e armonie più contemporanee, che guardano sia al Nord Europa sia al bacino del Mediterraneo.Le influenze sono tra le più disparate: partendo dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare, passando per i Musicanova, fino ad arrivare all'attuale Enzo Avitabile, o a Savana Funk, I Hate My Village e alla musica tuareg; il tutto senza perdere di vista la scena degli Anni Novanta di Seattle e l'indie d'oltralpe.

Si inserisce a pieno in questa cornice "Ce credo ancora", brano struggente sul senso di perdita e sulla separazione in ogni sua forma: una relazione finita ma per la quale non ci si rassegna? La perdita o mancanza di una figlia? Un lutto o una malattia? Magari è la separazione dalle proprie origini, quel qualcosa che si ricerca affannosamente altrove, e che apparteneva solo alla terra di provenienza: un qualcosa che è andato perduto, scomparso.

Dicono gli Aftersat di "Ce credo ancora":

«Siamo emozionati all'idea che finalmente il lato B della produzione con Massimo De Vita possa vedere la luce. Il nuovo brano, insieme alla precedente uscita "Terra c'accide", rappresenta una svolta sonora più moderna che sentivamo di dover sottoporre al pubblico, senza snaturare il nostro stile. Speriamo che verrà accolta come tale!»

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