Si fa luce, dopo nove anni, sull'omicidio di Pasquale Guarino, imprenditore agricolo ucciso il 23 settembre 2015 a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. L'uomo morì dopo aver reagito a un tentativo di rapina ai suoi danni. Come ha ricostruito la procura di Santa Maria Capua Vetere, tre soggetti lo colpirono con due colpi d'arma da fuoco che lo ferirono all'avambraccio e allo sterno.

Inutile la corsa dal luogo dell'agguato - in località Savignano, a via Pozzilli - verso l'ospedale di Santa Maria Capua Vetere, dove venne constatato il decesso dell'uomo. A nove anni dall'episodio, un uomo è stato arrestato per omicidio, rapina e tentata rapina, reati aggravati, commessi in concorso con altri soggetti. L'indagato, un 33enne albanese, è stato rintracciato in Inghilterra.

Ad eseguire il mandato d'arresto - previsto da un Taca (Trade and Cooperation Agreement) nell'ambito della Convenzione della disciplina sulla consegna fra Stati dell'Unione Europea e Regno Unito - sono stati i carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, insieme a personale della polizia di frontiera aerea di Fiumicino, in forza di un'ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della procura.

Fondamentale la collaborazione tra i carabinieri della compagnia locale, l'Interpol e il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia della Direzione centrale della Polizia criminale, che ha provveduto all'estradizione. L'arrestato sarebbe l'esecutore materiale dell'assassinio.

L'indagine ha poi consentito di delineare le responsabilità di un altro indagato, già arrestato l'1 agosto dello scorso anno, il quale, approfittando del rapporto di impiego che all'epoca dei fatti lo legava alla vittima, e assumendo il ruolo di "basista", avrebbe fornito agli altri complici determinanti informazioni sugli spostamenti e sulle abitudini di Guarino affinché questi potessero perpetrare ai suoi danni una rapina finalizzata all'appropriazione di una cospicua somma di denaro incassata dalla vittima poco prima nel mercato ortofrutticolo di Maddaloni.