NAPOLI. Le prossime Regionali in Campania sono in programma nel 2025, ma nel centrodestra è già partita la competizione tra i partiti della coalizione per stabilire a chi spetterà l’indicazione del candidato governatore. A dare fuoco alle polveri è Antonio Tajani, che da Napoli assicura di «avere già in mente dei nomi» del partito da proporre agli alleati per il candidato governatore. Il leader di Forza Italia e ministro degli Esteri spiega che «in Campania siamo andati molto bene, e mi auguro che Forza Italia possa avere un risultato lusinghiero anche alle Europee. Vedremo il risultato e credo che dovrà essere tenuto in considerazione, perché poi toccherà probabilmente a Forza Italia avere il candidato presidente della Regione».

Non la pensa affatto così invece Edmondo Cirielli, coordinatore della direzione nazionale di FdI ed esponente di punta del partito in Campania, che avverte: «Un criterio democratico per tutti sarebbe quello di assegnare la scelta del futuro candidato presidente della Regione Campania della coalizione del governo Meloni, al partito che avrà raccolto, il 10 giugno, il maggior numero di voti in Campania. Su questo Tajani, interprete della liberaldemocrazia, segno identitario del suo partito, sarà sicuramente d’accordo». Cirielli taglia corto: «Penso che egli si sia riferito ad un’aspettativa di Forza Italia, non certo di Fdi partito leader in Campania». E aggiunge: «Probabilmente gli è stato suggerito dai suoi rappresentanti locali nella speranza che Forza Italia possa raccattare qualche voto in più». L’esponente meloniano conclude: «Fdi non ha solo nomi in testa e alle prossime Europee avrà soprattutto più voti; certamente sarà l’esercizio democratico del voto a far decidere a quale partito spetterà il candidato».

Ma Tajani non molla la presa e replica che «non si tratta di scegliere il candidato, ma di vincere le elezioni. Ne parleremo e vedremo aggiunge noi abbiamo molte idee vincenti, bisogna avere il candidato che sia in grado di raccogliere il maggior numero di consensi, come si è dimostrato in Basilicata e come abbiamo dimostrato ad Ancona o a Brindisi. Il candidato che vince è quello di Fi perché allarga i confini del centrodestra». Poi, rispondendo a una domanda sulla scelta di chiudere la campagna elettorale a Napoli il 6 giugno, il segretario di Fi ricorda che «Napoli è una grande città, la capitale del Sud. Certamente è anche un segno di attenzione al partito della Campania che sta lavorando molto bene». E conclude: «Ho grande considerazione della classe dirigente di questo territorio che io stimo e considero tra le migliori di Forza Italia».