Diverse migliaia di persone provenienti da tutta Italia si sono ritrovate in corteo a Napoli per la manifestazione promossa dal coordinamento nazionale de "La via Maestra" di cui fanno parte oltre 150 tra associazioni e movimenti, tra gli altri Anpi, Wwf, Arci, Legambiente e la stessa Cgil. Il corteo a difesa della Costituzione, e contro l'autonomia differenziata, ha preso il via da piazza Mancini e si concluderà a piazza Dante con l'intervento dal palco del segretario della Cgil Maurizio Landini e di altri esponenti del mondo accademico e dell'associazionismo. Intorno alle 14,30 è previsto che si unisca al corteo anche la segretaria del Pd Elly Schlein. Non solo l'autonomia differenziata tra i temi al centro della manifestazione, ma anche lavoro, welfare e pensioni.

''La Carta Costituzionale non va cambiata, va applicata''. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, durante ìLa Via Maestra', manifestazione organizzata dalla Cgil a Napoli contro l'autonomia differenziata. ''Bisogna unire il paese, non dividerlo e i diritti fondamentali, il diritto al lavoro, il diritto alla salute, il diritto all'istruzione vanno garantiti a tutti i cittadini a prescindere da dove sono nati e da dove abitano e soprattutto perché bisogna andare a prendere le risorse dove sono, combattendo l'evasione fiscale e facendo quelle scelte fondamentali che sono dentro la Carta Costituzionale'', ha aggiunto Landini che alla domanda dei cronisti sull'impoverimento derivante dall'autonomia differenziata, ha spiegato: ''Il Paese è già povero, la gente è povera pur lavorando, le diseguaglianze sono aumentate e proprio per questo c'è bisogno di fare il sistema, non c'è bisogno di dividere l'Italia, c'è bisogno di costruire l'Europa e l'Italia deve dare un contributo per costruire quell'Europa sociale del lavoro e dei diritti che ancora non c'è''.

Sull'adesione alla manifestazione, Landini ha aggiunto: ''Vuol dire che la maggioranza di questo Paese chiede di cambiare di essere ascoltati e siccome questo non è un percorso iniziato ieri, è un percorso che ha alle spalle manifestazioni che vanno avanti da due anni, abbiamo cominciato a dire basta con le guerre, non investire nelle armi, la diplomazia, la politica doveva tornare al comando'', ha continuato Landini, ''Dopo due anni siamo in una situazione disastrosa con un rischio che è sotto gli occhi di tutti con un aumento delle spese militari e un aumento delle guerre e qui bisogna essere in modo molto convinto dalla parte del Papa, dall'appello che il Papa ha fatto e va fatto una richiesta alla politica, all'Europa di tornare a svolgere un ruolo di diplomazia''.