PALERMO. Arresti 'eccellenti' a Palermo dove la polizia ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 3 funzionari pubblici che devono rispondere dei reati di concussione e di induzione indebita a dare o promettere utilità. Agli arresti domiciliari è finito anche Dario Lo Bosco, Presidente di Rfi (Rete ferroviaria italiana), nonché Presidente dell'Azienda siciliana trasporti. Lo Bosco secondo la Procura di Palermo avrebbe intascato una tangente da 58mila euro legata a un appalto per l'acquisto di un sensore per il monitoraggio delle corse per i treni.

 
Anche gli altri due funzionari pubblici arrestati, Salvatore Marranca e Giuseppe Quattrocchi, del Corpo Forestale, sono finiti ai domiciliari. Marranca è accusato di avere intascato una mazzetta da 149mila euro mentre Quattrocchi da 90 mila euro. Non solo tangenti. Secondo i magistrati della Procura di Palermo, guidati da Francesco Lo Voi, che ha coordinato l'inchiesta con l'aggiunto Dino Petralia, due dei funzionari arrestati avrebbero ricevuto anche diversi regali, tra cui climatizzatori di valore.

Due dei funzionari arrestati, spiegano gli investigatori, "hanno percepito da un noto imprenditore agrigentino diverse tangenti per evitare 'intoppi' allo svolgimento dei lavori relativi ad un appalto di 26 milioni di euro bandito dal Corpo Forestale della Regione Sicilia".

Perquisizioni e sequestri sono stati effettuati nella sede di Rfi a Roma, ma anche nella sede del'Ast, l'Azienda siciliana trasporti e al Corpo forestale, nell'ambito dell'operazione 'Black list' della Squadra mobile di Palermo. Perquisizioni si sono svolte anche nelle abitazioni di alcuni indagati 'eccellenti'.

Un vero e proprio 'libro mastro' con nomi e cognomi eccellenti che adesso sono al vaglio del inquirenti. Eccola, la 'black list' - da cui prende il nome l'operazione - di cui è in possesso la Procura di Palermo. Nomi con cifre che potrebbero svelare un nuovo sistema di corruzione e di tangenti in Sicilia. La lista è stata trovata lo scorso 18 ottobre in possesso di Massimo Campione, titolare di una società di costruzioni e noto imprenditore dell'agrigentino.

Campione, fermato dalla Polizia in aeroporto era stato trovato con la lista in tasca. Da qui la decisione di vuotare il sacco e raccontare agli investigatori il funzionamento delle tangenti. Il fratello di Campione è Marco Campione, titolare della Girgenti Acque. Sono numerosi gli appalti sotto la lente di ingrandimento della Procura.