È morto all'ospedale Sacco di Milano un ottantenne di Castiglione d'Adda risultato positivo al Coronavirus. Giovedì scorso era stato portato dal 118 all'ospedale di Lodi per un infarto, stesso giorno in cui era arrivato il 38enne che è stato il primo paziente risultato positivo al virus. L'ottantenne è stato ricoverato in rianimazione e poi, risultato positivo al virus, trasferito al Sacco di Milano dove è deceduto. Si tratta della sesta vittima in Italia da coronavirus. Ancora altre due vittime per coronavirus. Si tratta di un 84enne ricoverato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo - deceduto questa mattina - e di un 88enne di Caselle Lampi. Salgono così a sei in tutto i casi di decesso in Lombardia, uno in Veneto.

L'84enne deceduto in mattinata era "una persona anziana con altre patologie", ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a Radio anch' io su Radio Rai 1. "Abbiamo un totale di 219 contagiati e 5 deceduti. Si è aggiunta da poco una persona, un 88enne di Caselle Lampi in Lombardia", ha confermato il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Angelo Borrelli. Ieri a morire era stata una donna, un'anziana paziente oncologica di Cremona in una situazione clinica già difficile.

FONTANA - "Il numero di contagiati sta aumentando, siamo attorno a 150" nella "sola Lombardia, sono dati che abbiamo avuto qualche minuto fa", ha quindi aggiunto il governatore lombardo, ai microfoni di Rtl 102.5. Il presidente della Regione Lombardia si dice comunque ottimista, "siamo convinti che le misure che abbiamo adottato riusciranno a frenare il numero di contagi, siamo sulla strada giusta" e "ci siamo attenuti ai pareri di medici e scienziati". "Credo che con queste misure, nello spazio di qualche giorno, inizierà a ridursi la diffusione del virus", aggiunge. Sulla polemica politica, in particolare sul botta e risposta tra il premier Giuseppe Conte e Matteo Salvini, "preferisco non entrare - dice il governatore - adesso sono impegnato sull'emergenza, quando finirà... allora dirò la mia".

"Ultimo aggiornamento dalla sala operativa alle 9,10 i contagiati sono 165 e numero sta ancora aumentando ma siamo convinti che con l'ordinanza condivisa ieri con scienziati, medici e infettivologi dai prossimi giorni la diffusione inizierà a rallentare e a sospendersi", ha detto ancora Fontana a Radio Anch'io, sottolineando: "Dal momento della scoperta del primo caso non è stato fatto nessun errore, siamo intervenuti con una determinazione e con una capacità che mi porta a ringraziare pubblicamente medici, infermieri e tutto il personale che gestisce gestione la sanità lombarda". "E' risultato estremamente strano per tutti questa rapida diffusione, da un caso di venerdì siamo arrivati quasi 170 casi oggi, - aggiunge Fontana - e non si riesce a capire perché in quella zona particolare".

DUE NUOVI CASI IN VENETO - Due nuovi casi di contagio in Veneto. Sale così a 27 il numero totale dei casi nella regione. Si tratta di una persona anziana di Venezia (centro storico) che era già ricoverata all'Ospedale Civile e che è stata trovata positiva al virus, e di una persona del Padovano. Sono persone appartenenti agli stessi cluster già noti (veneziano e padovano). "La notizia negativa è che abbiamo due contagiati in più, la notizia positiva è che i due contagiati fanno parte di cluster che già conosciamo: un contagiato che si aggiunge ai 19 di Vo' Euganeo e l'altro contagiato a Venezia dove siamo a tre persone contagiate". Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

EMILIA-ROMAGNA - In Emilia-Romagna 7 nuovi casi, tutti riconducibili al focolaio lombardo: cinque a Piacenza (quattro cittadini del lodigiano) e due persone nella provincia di Parma, che si erano recate a Codogno. E a risultare positivo è anche un residente nel Modenese, che "ha lavorato per alcune settimane nel Lodigiano, ora ricoverato al reparto Malattie infettive del Policlinico di Modena. E', quindi, un caso che - come gli altri - è riconducibile al focolaio lombardo", precisa la Regione Emilia Romagna in una nota. Il totale dei soggetti positivi nella regione sale dunque a 17 casi.

"Da sottolineare come l'uomo non sia stato prima ricoverato, né abbia avuto contatti con operatori sanitari, essendosi trattato di un percorso 'pulito', partito dalla sua individuazione nell'ambito dei protocolli previsti e quindi all'accertamento della positività", evidenzia la Regione.