"Sono qui per rivolgere il pensiero a tutti i defunti, e tra di loro alle vittime del coronavirus, ai tanti morti in solitudine". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della sua visita a sorpresa presso il cimitero di Castegnato per commemorare le vittime del Covid. Il capo dello Stato ha deposto una corona di fiori.

"Ricordare i nostri morti è un dovere, che va affiancato dal dovere della responsabilità, nel proseguire nell'impegno di contrastare e sconfiggere questa malattia così grave, mettendo da parte partigianerie, protagonismi, egoismi, per unire gli sforzi di tutti e di ciascuno, quale che sia il suo ruolo e quali che siano le sue convinzioni, nell'obiettivo comune di difendere la salute delle persone e di assicurare la ripresa del nostro paese", ha sottolineato il capo dello Stato.

Mattarella è stato salutato da numerosi applausi al termine della cerimonia al cimitero di Castegnato. Il sindaco della cittadina, Gianluca Cominassi, che si è a lungo trattenuto con lui, ha appreso dell'arrivo del presidente della Repubblica solo ieri sera: la visita è stata tenuta segreta fino a oggi per motivi di sicurezza.

Al cimitero di Castegnato domenica 6 settembre è stata inaugurata, alla presenza del sindaco, una stele dedicata alla memoria delle vittime del Covid, impreziosita da una croce in bronzo (1,60 x 0,90), opera dell’artista Ettore Calvelli.

La croce, raffigurante le stazioni della Via Crucis e donata tre anni fa alla parrocchia da una benefattrice, è stata messa a disposizione dal parroco, don Fulvio Ghilardi, per la realizzazione del monumento. Sono numerose le opere erette nei mesi scorsi in diversi Comuni d’Italia, su iniziativa delle comunità locali, a ricordo delle persone colpite dalla pandemia.

Nella notte tra lunedì 7 settembre e martedì 8 settembre, la croce è stata portata via dal cimitero da ignoti e, finora, non è stata ritrovata. Recita il testo della lapide presso il cimitero di Castegnato, ormai priva della Croce: “Abbraccia quanti, nell’ultima ora, non abbiamo potuto confortare e anche noi perché possiamo ritrovare consolazione e speranza”.