«Vogliamo tornare a dire che il sostegno all'informazione è fondamentale. Lasciamo da parte tutto il passato nel quale si diceva che il sostegno pubblico all'informazione non era più adeguato. È necessario, il sistema italiano ne ha bisogno». Lo ha detto Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'informazione e all'editoria, intervenuto in videocollegamento al convegno “La vita che verrà, dove ci porta l'intelligenza artificiale" organizzato dal quotidiano Il Mattino nel polo universitario di San Giovanni a Teduccio, a Napoli.

«Abbiamo riformato il sistema di contribuzione all'informazione primaria, cioè le agenzie di stampa, stiamo rivedendo alcuni parametri. Pochi giorni fa l'Agcom è intervenuta per dire che non soltanto il numero delle copie distribuite è un parametro di pluralismo. Sono d'accordo, non è l'unico, ma anche sostenere realtà che stanno sul mercato è fondamentale, perché poi la diffusione di un contenuto fa premio anche sulla qualità dello stesso», ha aggiunto Barachini, segnalando la necessità di «riportare le nuove generazioni nelle edicole, che oggi sono sempre meno e sono sempre più chiuse. La domenica è difficile trovare un quotidiano, non riusciamo ad attivare servizi di delivery dei quotidiani a casa e sarebbe strategico per gli anziani, ma nelle edicole si presentano persone che hanno più di 50 anni. È problematico, i giovani in Italia non leggono molto, non acquistano riviste o quotidiani».

Barachini ha spiegato di essere impegnato «in un piccolo tour nelle scuole per raccontare che le scuole hanno a disposizione fondi ingenti per acquistare quotidiani e riviste sostanzialmente senza pagarli. È uno strumento che viene utilizzato pochissimo, forse perché le norme sono un po' farraginose, le abbiamo semplificate. E forse il mondo dell'editoria dovrebbe andare anche un pochino incontro a interessi meno maturi della realtà italiana, trovare elementi di interesse anche per fasce di età diverse dal lettore tradizionale. Sono tante le azioni che stiamo mettendo in campo, il trend preoccupa ma siamo convinti che la battaglia vada combattuto giorno per giorno, cercando tutte le azioni possibili per invertire tendenza».