Ha scritto quattro lettere a mano, una con i caratteri kanji giapponesi indirizzata al figlio, le altre in italiano alla nuora e ai due badanti: poi un 92enne giapponese si è tolto la vita, presumibilmente dopo aver ucciso la moglie, ieri mattina nella loro abitazione al Fleming, quartiere nord di Roma.

Le lettere sono state sequestrate dall'autorità giudiziaria. L'ipotesi principale è quella di un omicidio suicidio, ma non si esclude il duplice suicidio. Nella prima ipotesi, l'uomo avrebbe ucciso la mogli con un'arma da taglio prima di ferirsi mortalmente l'addome con una lama nella vasca da bagno dove è stato ritrovato dagli agenti del commissariato locale.

Le vittime sono Eiko Sakamoto, di 90 anni, e Tetsuo Sakamoto, 92enne, personaggio di spicco della cultura giapponese in Italia. È stato infatti a lungo professore di dottrine orientali all'Università di Napoli Orientale e per un periodo anche preside dell'Ateneo partenopeo. Tetsuo Sakamoto è stato inoltre vice presidente dell'associazione Italia-Giappone e ha scritto saggi sulla cultura nipponica post Hiroshima. Nel 1982 il professore era stato insignito del titolo di commendatore della Repubblica italiana.

Il docente si sarebbe ucciso con un colpo netto con il coltello per poi lasciarsi morire nella vasca, secondo un complesso rituale giapponese. Non è ancora certo se la moglie sia stata uccisa dal marito o si sia anche lei tolta volontariamente la vita. Il corpo è stato trovato sul suo letto. 

In un primo momento si era parlato di una grave patologia della donna, ma la cosa è stata eslusa dai parenti. L'anziana donna si era recentemente ammalata di Covid ma da due swettimane era guarita e si era completamente rimessa. Secondo chi li conosceva bene, entrambi i due anziani godevano di un buono stato di salute e nulla lasciava immaginare che potessero arrivare ad un simile gesto.

L'unico figlio della coppia si è affidato agli avvocati napoletani Carolina Capaldo e Damiano De Rosa per essere assistito nell'inchiesta e negli accertamenti giudiziari sul caso. 

Nella giornata di ieri è stato ascoltato il badante della coppia: l'uomo ha lasciato l'abitazione dei coniugi alle tre di notte per andare a lavorare in un laboratorio di gelati, e ha dichiarato agli investigatori che Eiko e Tetsuo Sakamoto erano ancora vivi quando è andato via. Il decesso è avvenuto probabilmente tra le 3 di notte e le 9 del mattino, ora in cui nell'appartamento è arrivata l'altra badante, che ha trovato i copri e ha chiamato la polizia. L'indagine è stata affidata al pm Antonino Di Maio della procura di Roma

La missiva scritta in giapponese è stata affidata a un traduttore. Il magistrato ha anche disposto l'autopsia sui due cadaveri, che sarà effettuata lunedì mattina.