Una corona di alloro per le vittime delle Foibe e degli esuli giuliano-dalmati sotto la targa che, nel Real Bosco di Capodimonte, ricorda la presenza di uno dei 6 campi profughi che furono realizzati a Napoli  per accogliere chi scappò da quelle terre.

Così Napoli ha celebrato la Giornata del Ricordo, con una cerimonia alla quale hanno partecipato il sindaco Gaetano Manfredi e il delegato per NAPOLI dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Diego Lazzarich.

"C'è bisogno ancora di ricordare - ha detto Lazzarich - è un'urgenza, una necessità, è un dovere nei confronti delle vittime delle Foibe e di coloro che fuggirono perché perseguitati da un clima di terrore. E' un dovere anche civico e civile recuperare una pagina di storia che è andata smarrita e perduta per decenni.

Con il Giorno del Ricordo lo Stato italiano ha deciso di istituire una solennità civile con la quale si intende in parte rimediare a decenni di silenzio".

Il sindaco Manfredi ha aggiunto: "Le persecuzioni portano grandi sofferenze e la storia dell'umanità ne è costellata. Napoli  è stata sempre un luogo di accoglienza, ha raccolto tantissime diaspore e anche quella dei profughi istriani è stata un pezzo della storia della nostra città.

Questa è un'occasione di riflessione ma anche un modo per ricordare il grande cuore di Napoli  che è una città accogliente che ha sempre saputo dare una risposta a chi ne aveva bisogno e che deve continuare ad avere questo spirito, in un mondo che ancora pervaso da nazionalismi, persecuzioni migrazioni e sofferenze".