"Sono stati portati via dall'acciaieria Azovstal e da Mariupol quasi 500 altri civili". Lo ha scritto su Telegram Andrii Yermak, capo dell'ufficio presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'impianto dell'Azovstal, dove sono asserragliati i combattenti ucraini del Battaglione Azov insieme ad alcuni civili, è nuovamente sotto attacco russo. Sui social vengono diffuse diverse immagini di lunghe colonne di fumo che si alzano dall'acciaieria della città portuale nel sud dell'Ucraina a causa di esplosioni e bombardamenti. Intanto è prevista per le 12 di oggi, ora locale, una nuova operazione per l'evacuazione dei civili della città, come ha scritto su Telegram la vice premier Iryna Vereshchuk.

Kiev denuncia quindi bombardamenti delle forze russe nella notte contro due distretti della regione di Dnipropetrovsk. "Notte senza tregua. Gli occupanti russi hanno bombardato i distretti di Kryvyi Rih e Synelnykove - ha denunciato via Telegram il governatore Valentyn Reznichenko, secondo quanto riporta Ukrinform -. Le comunità di Zelenodolsk e Shyroke sono state colpite con i Grad". Non vengono segnalate vittime.

"Ieri sera i russi intendevano colpire lo stabilimento chimico. Però hanno colpito la stazione di servizio e la strada ferroviaria dello stabilimento di Severodonetsk. Si sono incendiati i binari e l'erba su un terreno di 400 m quadrati". Lo scrive su Telegram Serhii Haidai, governatore della regione di Luhansk, precisando che "vicino c'erano delle cisterne con varie sostanze chimiche. Per fortuna i vigili di fuoco sono riusciti ad estinguere l'incendio".

"Inoltre - aggiunge - i russi stanno attaccando in maniera più massiccia le zone residenziali. A Severodonetsk sono stati danneggiati 12 grattacieli, una stazione elettrica, vari negozi. Ci sono stati due morti. Tantissimi danni a Rubizhne, Lysychansk, Novodruzhevsk, Orihove, Hirske e Popasna".