E’ ufficiale: il reddito di cittadinanza 2021 verrà prorogato anche per il prossimo anno, ma con moltissime differenze.

Pare  che Draghi  sia pronto ad apportate dei “correttivi alle modalità di corresponsione”, insieme a un rafforzamento dei controlli. Si apre, dunque, la strada verso una serie di sostanziali modifiche rispetto al funzionamento del reddito di cittadinanza. Vediamo cosa potrebbe cambiare.

 

Reddito di cittadinanza 2021 cosa cambia

Secondo il  documento approvato dal Consiglio dei ministri che dovrebbe anticipare la prossima Legge di Bilancio, è stato preventivato  un ulteriore finanziamento di un miliardo di euro per il Reddito di cittadinanza che si andrà a sommare ai 7,7 miliardi già stanziati per il 2022.

Tutto ciò determinerebbe a che in totale la spesa ammonterebbe a 8,8 miliardi di euro.

Ma verrà modificato è il meccanismo: il governo Draghi, infatti, vuole rendere più severi i controlli, e correggere le modalità di corresponsione della misura. Si struttura, infatti, la possibilità di diminuire l’assegno a seconda dell’offerta di lavoro rifiutata dal beneficiario, ma non solo. Si vuole anche intervenire sulle criticità espresse rispetto alle dimensioni dei nuclei familiari. Secondo il ministro del Lavoro Andrea Orlando, infatti, l’attuale Reddito di cittadinanza “penalizza le famiglie numerose”.

Il contributo

 

Per questo il contributo, che a oggi corrisponde a circa 570 euro medi in base al numero dei componenti, potrebbe subire serie modifiche. Un altro aspetto su cui l’esecutivo sembra voler intervenire è quello dell’inasprimento dei controlli. Una decisione che, tuttavia, non è stata ben vista da Grillo. A riguardo, infatti, Beppe Grillo sul suo blog ha scritto che “questa è una delle misure più controllate” e che “ogni critica al Reddito di cittadinanza non è un attacco al Movimento 5 Stelle, ma un’offesa a oltre 3 milioni di persone“.

 

 

Reddito di Cittadinanza: arrivano gli aumenti

 

Integrazione delle risorse per il Reddito di cittadinanza nel 2022 per un valore di circa 800 milioni, pari allo 0,042 del pil. E' quanto si evince dal Documento programmatico di Bilancio.
 

Sul fronte pensioni, ammonta invece a 600 milioni circa lo stanziamento in manovra per la flessibilità del sistema pensionistico, ovvero gli interventi per il post Quota 100.La manovra stanzia inoltre 2 miliardi di euro nel 2022 e altrettanti nel 2023 contro il caro-bollette.

 

Sono circa 400 milioni le risorse nella manovra per rendere strutturale il congedo di paternità a 10 giorni, nuove risorse per asili nido e scuole dell’infanzia, garanzie ed esenzioni di imposte per facilitare l’acquisto della prima casa, altre misure per le famiglie..Ammonta a 1,5 mld la spesa per la riforma degli ammortizzatori sociali nel 2022.

 

Quattro, invece, i miliardi in manovra per la Sanità, si evince ancora dalle tabelle del Dpb che indica un "incremento rispetto al 2021 del Fondo sanitario nazionale di 2 miliardi l’anno fino al 2024, finanziamento del fondo per l’acquisto di farmaci innovativi, acquisto di vaccini per il Covid 19 e farmaci".

 

 

 Due miliardi circa di spesa previsti per gli investimenti pubblici nel 2022 in manovra. 6 i miliardi per le risorse assegnate nel 2022 alla riforma fiscale, alle quali aggiungere i 2 miliardi stanziati lo scorso anno e appostati in un fondo taglia tasse, quindi 8 in tutto, emerge ancora dal Documento.

 

In manovra verranno stanziati inoltre circa 2 miliardi per accelerare la realizzazione di opere infrastrutturali e rinnovare la difesa nazionale. Circa 114 milioni lo stanziamento per l'ecobonus auto non inquinanti. E ancora: proroga dei bonus per ristrutturazioni edilizie, riqualificazione energetica, mobili, sisma, verde.
 

Lo stanziamento, secondo quanto si evince dalle tabelle del Dpb, ammonta allo 0,02% del pil nel 2022, allo 0,28 nel 2023 e sale allo 0,13 nel 2024.

 

"La manovra di bilancio si pone l’obiettivo di supportare la crescita, sostenendo l’economia nella fase di uscita dalla pandemia, così da recuperare nel 2022 il livello di pil precedente la crisi, e ponendo le condizioni per aumentare il tasso di crescita del prodotto nel medio termine. Si mira, inoltre, a ridurre il carico fiscale per famiglie e imprese". E' quanto si legge nel Documento programmatico di bilancio.