Disco verde dal Comitato ristretto della commissione istruzione del Senato al testo base che dara' la possibilita' di accesso libero alle Facolta' di Medicina, e non solo. Lo stop al numero chiuso, di questo si tratta, era un punto fermo per la Lega ed e' proprio dal Carroccio, con Roberto Marti, presidente della Commissione, che si sottolinea la novita'. "Grande soddisfazione per lo stop al numero chiuso a Medicina, una storica battaglia della Lega che sta finalmente andando avanti in commissione Istruzione al Senato. Dalle parole ai fatti!", scrive a stretto giro sui social il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini. "E' stato un lavoro intenso che ha trovato la massima convergenza di tutte le forze politiche. L'odioso numero chiuso che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sara' piu'. Un impegno che la Lega aveva preso in campagna elettorale. Un mandato chiaro che ha rappresentato uno stimolo anche nella decisione di assumere l'incarico di presiedere la commissione", osserva allora Marti. Offriremo cosi' ai nostri ragazzi - riprende - la possibilita' di iscriversi liberamente alle facolta' di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, e di iniziare un percorso che gli permettera' di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario, che costituisce per ognuno una grande novita'. Gli studenti avranno modo di verificare anche la propria vocazione e di dimostrare le competenze acquisite con lo studio delle discipline di base di questi corsi di laurea". "Finalmente, non piu' una roulette russa: affidiamo al Governo una piena delega per restituire al Paese un sistema di buonsenso", conclude. "Incentivare e incrementare i nuovi ingressi per gli aspiranti camici bianchi significa anche migliorare la qualita' dell'assistenza sanitaria del nostro Paese. Avanti tutta per una norma di buonsenso", aggiunge il capogruppo leghista al Senato, Massimiliano Romeo. L'accesso libero a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria "e' un passo importante per il Paese che abbiamo voluto con forza e che continueremo a portare avanti con determinazione" per Rossano Sasso, capogruppo in commissione Istruzione.

Soddisfazione anche in casa FdI. "Ringrazio il relatore di FdI, senatore Zaffini, per il lavoro svolto nel comitato ristretto che ha portato oggi in sede referente in settima commissione un testo unificato su 'Accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e chirurgia', argomento delicato che interessa migliaia di ragazzi - annota la senatrice Ella Bucalo, componente della Commissione cultura e istruzione del Senato e prima firmataria del Ddl 915 di FdI - si tratta di una proposta innovativa, di buonsenso e capace di superare i limiti evidenti dell'attuale sistema. Il sistema introdotto, infatti, prevede la possibilita' per i nostri studenti di iscriversi liberamente ad un primo semestre dei corsi di laurea magistrale in medina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentarie e in Medicina veterinaria. Un semestre cruciale volto a valutare gli studenti sulla base del profitto ottenuto durante i primi esami previsti". Dall'opposizione perplessita'. "Il Partito Democratico in commissione settima ha condiviso la necessita' del superamento delle modalita' di accesso ai corsi di laurea di Medicina e chirurgia, e in generale di superare gli attuali test per l'accesso a quei percorsi di studi, contribuendo alla discussione anche con un proprio disegno di legge. Abbiamo lavorato con serieta' nel comitato ristretto, ed oggi la Settima Commissione ha adottato il testo base frutto di questo lavoro, ma per noi rimangono numerose criticita'", dice la senatrice Cecilia D'Elia, capogruppo in commissione Scuola, universita' e ricerca. "Si tratta di questioni fondamentali, a partire dalla delega, troppo larga e vaga sugli aspetti che riguardano esattamente le nuove modalita' di accesso, la definizione di una graduatoria nazionale dopo aver frequentato solo un semestre, e aver acquisito Cfu senza che sia definito come e con quali criteri si compone graduatoria. Abbiamo piu' volte sottolineato - ribadisce - la necessita' di un'offerta di qualita' e di liberare ragazzi e famiglie dall'enorme spesa che oggi sono i corsi di preparazione al test. Ma la delega sull'orientamento nelle scuole superiori e i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento e' anch'essa vaga e confusa. Sono alcune questioni di primaria importanza, che saranno oggetto dei nostri emendamenti". A ogni modo, il testo base adottato praticamente all'unanimita' dal Comitato ristretto non modifica il calendario delle sessioni di test per maggio e luglio prossimo, dato che se la riforma passasse in tutte le sedi parlamentari, entrerebbe in vigore nell'anno accademico 2025-26.