Gregorio Paltrinieri medaglia d'argento negli 800 stile libero alle Olimpiadi di Tokyo 2020. L'azzurro chiude la finale al secondo posto con una prestazione straordinaria in 7'42''11 alle spalle dello statunitense Robert Finke, oro in 7'41''87, e davanti all'ucraino Mihaylo Romanchuk, bronzo in 7'42''33. Paltrinieri, protagonista di una deludente batteria, regala una gara capolavoro condotta in testa dall'inizio agli ultimi metri. Solo lo sprint di Finke, che esplode nel finale, nega il trionfo all'azzurro. 

"Dire che ho fatto un miracolo è poco, ero tutta un'altra persona rispetto alla batteria. Un mio amico mi ha scritto che si esce soddisfatti da queste finali se si nuota con il cuore e non con la testa. Io avevo troppe idee e troppi pensieri confusi, io oggi ci ho messo il cuore. Gli altri potranno preparare meglio la gara, con una strategia migliore, ma il cuore che ci metto io è troppo", dice il 26enne di Carpi ai microfoni della Rai. 

Tokyo 2020, Paltrinieri: "Stesse sensazioni di Biles, non è facile"

 

"Non è facile gareggiare con le aspettative, ogni volta che entro in acqua sento che è tutto dovuto e questo non è bello. Tante volte questa pressione ti entra dentro e si prende gioco di te, inizi a pensare a cose che non sono vere. Ho letto di Simon Biles e sono tutte sensazioni che provo anche io". Lo ha detto l'azzurro Gregorio Paltrinieri in conferenza stampa dopo l'argento negli 800 stile parlando della ginnasta Usa che si è ritirata da alcune gare di Tokyo.

"Oggi me la sono goduta ma non è facile. E' sempre la tua visione che cambia le cose, io oggi avevo voglia di gareggiare e alla fine credo di essere contento delle mie gare, non quando vinco ma quando ci metto tutto me stesso", ha sottolineato Greg.

Paltrinieri ha poi parlato dei suoi genitori: "Sono venuti a Piombino dove mi stavo allenando e mi hanno visto nel momento di down dopo essere stato 48 ore a letto. Non riuscivo a parlare, a mangiare, avevo le placche in gola ma hanno creduto in me".